
Aggressori e trasgressori
A far discutere, nelle ultime ore, è stato senza dubbio l’incontro alla Casa Bianca fra Trump e Zelensky. Un dibattito, quello nello Studio Ovale, diventato, improvvisamente, diverbio, un acceso confronto che ha portato all’allontanamento del presidente ucraino, reo, secondo il tycoon, di non voler concludere la guerra per davvero.
L’uscita sui generis di The Donald, però, è solo l’ultima delle bizzarre gag messe in scena dal presidente rieletto che, in verità, nelle sue esternazioni, mostra tutta la semplicità di un uomo di potere che a quel potere pare non attribuire il giusto valore. Semplice lui, o semplici noi, verrebbe da chiedersi, semplicistico sicuramente il linguaggio con cui parla ai cittadini del mondo, a mo’ di bambino dispettoso che non vuol veder rovinato il suo giocattolo, banali strategie commerciali da venditore ambulante (con tutto il rispetto!), frontman di una televendita la cui fregatura è dietro la cornetta, un poco raccomandabile docente di studenti analfabeti.
E, così, mentre la Meloni ammicca al nucleare, e Papa Francesco ammicca alla vita, noi strizziamo l’occhio a giochi territoriali che premiano aggressori e trasgressori, per diventare bravi scolari senza voto in condotta, solo con un dieci in pagella per chi declama a memoria la lezione del più forte…