I piccoli gesti che possono cambiare davvero la storia

Vorrei continuare a credere, spes contra spem

Caro Direttore,

ci sono storie minori che minori non sono, quelle fatte da normali uomini e donne che non si accodano all’andazzo del tempo che viviamo.

A Rimini ne accade una significativa. Il proprietario del ristorante Locale Malatesta assume un ragazzo del Gambia e avverte la sua clientela: se sei razzista non entrare. Grazie a Dio, scoppiano ancora lampi di luce nel buio che qualche Truce spande a piene mani, per incassare un dividendo di potere politico. Dico del Salvini che ormai campa sul quotidiano disprezzo degli altri e del suo minaccioso “deve marcire in galera”, che va bene per chi uccide e anche per chi viene giustiziato per una legittima difesa più presunta che vera.

Ora, siccome il Nostro ministro continua a salire nei sondaggi per le elezioni europee, il soccorso al possibile vincitore è lo sport che vediamo ogni giorno far presa sul nostro popolo. Che ci sia ancora qualcuno che si ribelli all’odio e al razzismo rende meno fosco il nostro futuro, anche se non sarà un processo di recupero lungo e accidentato. L’esplosione del fenomeno del Capitano leghista ha avuto un’accelerazione sorprendente che la realtà non è riuscita a fermare. Qualcuno ricorda lo stupefacente risultato elettorale della Lega  un anno fa a Macerata? Qualcuno ricorda quel Luca Traini che sparava all’impazzata contro i “negri”? Qualcuno ricorda la sua foto accanto a Salvini nella manifestazione leghista? Adesso spunta il suo nome sulle armi dei killer che l’altro ieri hanno ucciso 49 musulmani in Nuova Zelanda. E Salvini sarebbe il ministro dell’Interno…

Il problema, ahinoi, non è questo disgraziato di Traini che sta scontando la pena in carcere e che sembra pentito. Il problema è chi lo ha strumentalizzato, chi ha soffiato sulla paura del diverso, creando un effetto devastante nella testa di un ragazzotto esaltato e pericoloso per gli altri e per sé. Ma i sondaggi continuano ancora a premiare questo obbrobrio. Mi domando allora se siamo diventati razzisti adesso o se lo siamo sempre stati. Certo, non aiutano a capire uscite come quelle del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che cazzeggia alla Zanzara sul fascismo buono …Per fortuna Tajani s’è ravveduto di corsa, forse era stato contagiato dal clima osé della trasmissione radiofonica. Ma Salvini che ci dirà adesso del suo sostenitore Luca Traini? Il ministro dell’interno che twitta anche sulla carta igienica che usa, ma si scorda dei volontari morti sul Boeing diretto a Nairobi, darà il suo inappellabile vaticinio?

Ecco, in un clima così, un gesto normale come quello del ristoratore riminese appare eroico. A me quel gesto ha regalato un momento di speranza. Chissà se avrà imitatori e quanti. Vorrei continuare a credere, spes contra spem, che questo nostro Paese non continui a marciare bendato verso il baratro. So di non essere solo, forza, proviamoci!


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Pugliese errante, un po’ come Ulisse, Antonio del Giudice è nato ad Andria nel 1949. Ha oltre quattro decenni di giornalismo alle spalle e ha trascorso la sua vita tra Bari, Roma, Milano, Palermo, Mantova e Pescara, dove abita. Cominciando come collaboratore del Corriere dello Sport, ha lavorato a La Gazzetta del Mezzogiorno, Paese sera, La Repubblica, L’Ora, L’Unità, La Gazzetta di Mantova, Il Centro d’Abruzzo, La Domenica d’Abruzzo, ricoprendo tutti i ruoli, da cronista a direttore. Collabora con Blizquotidiano.  Dopo un libro-intervista ad Alex Zanotelli (1987), nel 2009 aveva pubblicato La Pasqua bassa (Edizioni San Paolo), un romanzo che racconta la nostra terra e la vita grama dei contadini nel secondo dopoguerra. L'ultimo suo romanzo, Buonasera, dottor Nisticò (ed. Noubs, pag.136, euro 12,00) è in libreria dal novembre 2014. Nel 2015 ha pubblicato "La bambina russa ed altri racconti" (Solfanelli Tabula fati). Un libro di racconti in due parti. Sguardi di donna: sedici donne per sedici storie di vita. Povericristi: storie di strada raccolte negli angoli bui de nostri giorni. Nel 2017 ha pubblicato "Il cane straniero e altri racconti" (Tabula Dati).