Lasciati consumare…
Come gli ortaggi hanno bisogno di sole e di essere ben radicati al terreno, così gli uomini necessitano di poggiare le loro radici in un sano terreno e, più ancora, di lasciarsi illuminare.
Nell’ortocoltura esiste la consociazione, cioè la capacità di coltivare diverse specie nello stesso terreno con ottimi risultati. Non tutti gli ortaggi però vanno d’accordo; alcuni, infatti, si ostacolano a vicenda, non permettendo luce sufficiente.
Le analogie con l’esperienza umana possono essere molteplici. L’humus, che è la parte più viva del terreno, richiama etimologicamente l’umiltà. Per crescere in maniera sana bisogna poggiare nell’umiltà, ma questo non basta. Oltre che curare il terreno, bisogna permettere agli ortaggi la luce del sole. Ci sono nella vita alcuni “ortaggi” che con la loro pretesa grandezza, arroganza o superbia, non permettono alla luce di alimentare una vita sana. Bisogna dunque non lasciarsi adombrare. Le persone devono essere dunque luminose e per essere contente non si può permettere a niente e nessuno di rubare la luce.
Umili e illuminati, ma verrebbe da chiedersi: qual è la luce vera? Ci sono luci esterne che illuminano ciò che appare, ma ci sono altre che illuminano dall’interno. Gli estetismi, le mode, i like dei social sono gratificazioni esterne che illuminano ciò che appare, ma possono lasciare l’animo buio.
I padri siriaci, non a caso, dicevano che l’uomo, mentre all’inizio era come una candela accesa, dopo l’esperienza del male, è spento, vive nel buio. La luce dal di dentro diviene dunque l’accoglienza del mistero dell’amore che si consuma come una candela che non solo rende luminosi, ma più ancora illumina.
Gli ortaggi che crescono in un buon terreno con la giusta luce sono buonissimi. Cerca sempre il terreno dell’Umiltà, lasciati avvolgere dall’Amore, lasciandoti consumare per gli altri e ti accorgerai di essere luce quando sentirai dire, come chi mangia buonissime verdure, questa espressione: “È proprio buono, è veramente buona!”.