
Tingere di rosso
le foglie d’ autunno della vita,
per ritornare ancora sui banchi di scuola,
a imparare che nulla s’ è imparato
se non s’ è imparato ad amare
su questo regno mortale,
che fa della gloria di imprese e di cuori
l’ immortale.
Storia delle storie,
appunto degli appunti,
visione delle idee,
cesto dei pensieri
gettato a ricercar concordia
tra mille inutili guerre
per un minuto splendido di pace
e sol la bellezza e il suo ricordo
propone dell’ eterno l’infinito canto,
la grandezza e le nostre misure
di fronte e al cospetto di cotanto splendore.
L’ estasi ristoratrice in “Terra”
dell’ innocente maraviglia
per chi ha il coraggio di sentirsi ancora umano
in quest’ epoca dove l’ andar perduti
spesso ci rincorre acciecati
da quello che ci ha donato Prometeo
in un’ansia di divinità.
Attuale come sempre e come mai. Ritengo utile per chi incarna l’esperienza del ricercare (anche inquietudine). Grazie