
Alla scoperta dell’antico Egitto
Leggi la seconda parte
Una crociera sul Nilo è un viaggio di scoperta, un’esperienza unica che vi permetterà di vivere, in prima persona, le meravigliose testimonianze ed i misteri del passato sopravvissuti al tempo e alla storia.
A bordo di una motonave lussuosa, di dimensioni più piccole rispetto alle navi oceaniche, vivrete un’avventura intima che vi regalerà stupore e al tempo stesso incredibili emozioni; il ritmo lento del Nilo vi condurrà alla scoperta di un mondo millenario ricco di segreti.
Attraverserete paesaggi di straordinaria bellezza circondati dalla vegetazione e dai villaggi rurali; potrete scrutare le popolazioni locali nella loro quotidianità ed avvistare aironi, ibis e bufali abbeverarsi nelle acque del fiume. Sarà il passaggio di un treno in corsa a distogliervi da questo sogno e a regalarvi, al tempo stesso,
ulteriore magia.
Da Luxor avrà inizio un fantastico viaggio alla scoperta della Valle dei Re, un sito di inestimabile valore che accoglie oltre sessanta tombe dei faraoni dell’antico Egitto e del Nuovo Regno. Con la presenza di una guida esperta scoprirete la magnificenza delle tombe reali, in particolare quella di Tutankhamon trovata intatta nel 1922 dall’egittologo inglese Howard Carter.
La popolarità di questa tomba è data dalla quantità e dall’incredibile bellezza degli oggetti ritrovati; l’unica a sfuggire ai saccheggiatori. Gli oggetti rinvenuti, circa 5000, come anche la maschera d’oro, sono conservati nel Museo Egizio del Cairo.
Visiterete le tombe di Rameses III, IV, V e VI; per accedere ad alcune di queste sarà richiesto un supplemento.
Rimarrete colpiti dalla decorazione degli interni, dalle pitture e dai colori utilizzati.
Nei pressi della Valle dei Re sorge il tempio di Hatshepsut, progettato dall’architetto Sennenmut e dedicato all’unica donna faraone che regnó in Egitto per un lungo periodo: la sovrana Hatshepsut.
Questo maestoso tempio è considerato uno degli “incomparabili monumenti dell’antico Egitto”.
Sviluppato su tre enormi terrazze collegate da rampe, sembra essere incastonato nella roccia; la sua maestosità vi lascerà senza fiato.
Un tempio ricco di simboli e rilievi, purtroppo con pochissimi resti di sculture dedicate al faraone Hatshepsut. Suo fratello, Thutmose III, ordinò di distruggere ogni traccia dopo la morte della sorella,
adirato dal fatto che quest’ultima gli avesse sottratto il trono vent’anni prima, facendo collocare le sue statue. Rimarrete affascinati dai geroglifici e dalle sue decorazioni.
Un altro sito imperdibile a Luxor sono i Colossi di Memnone, due enormi statue gemelle sedute, con le mani posate sulle ginocchia, lo sguardo rivolto a est verso il Nilo ed il sole nascente. Rappresentano il faraone Amenhotep III e vennero costruite per presiedere il suo tempio funerario. Così chiamate in onore di Memnone, eroe mitologico che combatté nella guerra di Troia, sono risalenti al XIV secolo a.C. ed in piedi da oltre 3.400 anni.
Costruite con un tipo di pietra fragile, sensibile alle intemperie, incuriosirono per uno strano fenomeno.
Nel corso dei secoli, i visitatori riferivano di udire rumori strani provenire dalle statue al sorgere del sole, suoni descritti come canti o lamenti; un fenomeno che attirò numerosi studiosi e turisti incuriositi dall’insolito evento. A causa di un terremoto, avvenuto nel 27 a.C. che fece crollare gran parte delle due statue, una delle due, il colosso posto a nord, aveva iniziato a produrre suoni simili
al canto.
La scienza ha attributo l’evento alla forza del vento che, spirando tra le fessure interne della statua dove si era depositata la rugiada, al calore dei primi raggi generava delle vibrazioni. In seguito ad un restauro, avvenuto su commissione dell’Imperatore Settimo Severo, la statua ha smesso di emettere suoni tacendo così per sempre.
Un altro tempio affascinante ubicato a Luxor, considerato tra i più grandi d’Egitto, è il complesso di Karnak. Esteso su un’area di oltre cento ettari, è dedicato al Dio Amon, Dio del cielo e della fecondità.
Qui i faraoni celebravano importanti cerimonie religiose e prendevano decisioni importanti.
All’ingresso del tempio ci sono due statue del faraone e l’obelisco che in origine era accoppiato ad un secondo, ubicato oggi a Place de la Concorde a Parigi.
La sala Ipostila, caratterizzata da 134 colonne mastodontiche decorate con geroglifici e rilievi colorati, vi darà l’impressione di passeggiare in una foresta; ogni colonna racconta una storia di potere e di splendore.
In circa 4000 anni è stato costruito e ampliato da diverse dinastie; la sua grandiosità vi lascerà senza parole.
Tutt’oggi attira studiosi, archeologi e turisti: è considerato uno dei migliori esempi di architettura egizia antica.
In serata si inizierà la navigazione verso Edfu, che deve la sua notorietà al bellissimo tempio dedicato al dio Hours. Costruito durante il periodo greco-romano, in seguito all’ invasione dell’Egitto da parte dei Greci capeggiati da Alessandro Magno nel 323 a.C., ha un imponente ingresso con raffigurata l’immagine di Tolomeo XII che colpisce i suoi nemici sotto l’occhio vigile di Horus.
Il tempio si è conservato molto bene perché è rimasto sepolto per diversi secoli oltre 12 metri di sabbia del deserto. In corrispondenza del sito furono costruite case che contribuirono a proteggerlo fino al 1860, anno in cui iniziarono gli scavi per riportarlo alla luce.
Dopo la visita ci si rimetterà in navigazione per raggiungere l’omonima cittadina di Kom Ombo. Ubicata sulla riva orientale del Nilo, è famosa per il suo tempio dedicato a Sobek, il dio coccodrillo della fertilità e creatore del mondo, e a Horus, il dio della regalità e del cielo.
Costruito durante la dinastia di re Tolomeo V, i lavori al tempio sono proseguiti per oltre 400 anni fino alla metà del III secolo d.C.
Con l’avvento dei romani, ha continuato ad essere un importante centro religioso; vennero costruite nuove cappelle, strutture di supporto e bacini sacri per i coccodrilli che un tempo abitavano il Nilo.
Nel IV secolo d.C., con la diffusione del cristianesimo in Egitto, il tempio ha subito un declino come diversi templi pagani in quel periodo; solo nel XIX secolo ha riacquistato importanza diventando uno dei siti archeologici più visitati.
La sua visita al tramonto è suggestiva: la luce del sole colora il tempio di rosso che, in contrasto con la pietra, diventa dorato. Impossibile resistere a qualche scatto fotografico.
Si tornerà a bordo della motonave per proseguire il viaggio verso Assuan, la città dal fascino senza tempo e considerata da molti la più bella d’Egitto.
Assuan è famosa per il Tempio di Philae e per la grande diga, oltre ad essere un ottimo punto di partenza per raggiungere importanti siti archeologici.
È il luogo migliore dove ammirare favolosi tramonti perdersi dietro le colline e nella vegetazione lussureggiante circostante. I colori caldi del Nilo e le feluche che solcano le sue acque in una
cornice mozzafiato, doneranno un senso di pace e mistero che ricorderete per sempre.
La grande Diga, iniziata nel 1960 e terminata dieci anni dopo, è un’opera imponente e di grande ingegneria che fornisce elettricità e irrigazione a tutto l’Egitto. Ha salvato il Paese dalla siccità e dalle inondazioni del Nilo dando origine al Lago Nasser.
Da Assuan, con un viaggio di circa 280 chilometri, si potrà raggiungere il bellissimo sito di Abu Simbel ubicato sulla riva occidentale del Lago Nasser.
Scoperto nel 1813 dall’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt e visitato qualche anno dopo dall’archeologo italiano Giovanni Battista Belzoni, il complesso di Abu Simbel attira ogni anno milioni di
turisti.
È diviso in due grandi templi eretti nel XIII secolo a.C. su ordine del faraone Ramses II.
Il Tempio più grande, dedicato agli dei Amon, Ra e Ptah, è dominato da quattro grandi statue di Ramses II seduto sul trono. Alte 20 metri, sono poste sulla facciata principale ai lati dell’ingresso. Una delle statue di Ramses, rimasta senza testa poiché crollata a causa di un terremoto, è collocata ai piedi della statua. Sulla base sono scolpite delle figure che rappresentano i figli di Ramses, la regina Nefertari e sua madre.
Il tempio è costituito da tre sale che si estendono per 61 metri nella roccia.
Nella grande sala ipostila si fronteggiano otto grandi statue di Ramses con le braccia incrociate, alte 10 metri.
Il Tempio minore, costruito per onorare la moglie preferita di Ramses, Nefertari, è dedicato alla dea Hathor. È adornato da colossi sulla facciata anteriore raffiguranti il re e la regina della stessa grandezza, contrariamente a tutte le convenzioni della statuaria egizia, a dimostrarne il prestigio.
Nel 1960 è stato intrapreso il salvataggio dei templi che rischiavano di finire sommersi dalle acque del Nilo, in seguito alla costruzione della diga di Assuan.
Entrambi vennero smantellati e trasferiti a 65 metri sopra il livello del lago Nasser e ricostruiti esattamente come erano in origine. Un’operazione senza precedenti che ha permesso a questo magnifico sito di continuare a splendere.
Lo straordinario panorama notturno, lontano dalle luci della città, in cui potrete perdervi durante la navigazione, vi lascerà nell’anima un segno indelebile.
L’ultimo giorno ad Assuan sarà dedicato alla visita del Tempio di Philae, uno dei più belli e meglio conservati.
Ubicato su una piccola isola, in una cornice mozzafiato, è accessibile solo in barca.
Originariamente era situato sull’isola di Philae, poi, in seguito alla costruzione della diga di Assuan, venne sommerso dalle acque e l’Unesco organizzò diverse squadre internazionali che trasportarono il tempio sulla vicina isola di Agilkia.
È stato ricostruito alla perfezione. Dedicato a Iside, dea della purezza e della sensualità, il tempio è
stato realizzato durante il periodo tolemaico e presenta un’armoniosa fusione dell’architettura egiziana e greco-romana.
Imperdibile lo spettacolo serale di luci e suoni.
La crociera sul Nilo è un sogno realizzabile, un’esperienza unica che vi regalerà continuo stupore.
Rientrerete a casa con consapevolezza di aver visitato molto ma al tempo stesso di aver vissuto quel fascino di una terra che ancora oggi pullula di sapere, una terra ricca di misteri e testimonianze, una terra chiamata Egitto.
L’esperienza mistica del viaggio, però, non può dirsi conclusa prima di aver fatto tappa al Cairo!
To be continued…
Una delle esperienze piu’ belle