Mi chiedi quante vite

vorrei vivere?

Come posso risponderti?

Vita di luna piena,

è questione di pelle,

sospirando e suggendo,

amare, amare, essere

puro

sguardo animale,

come una foglia

nascere e morire

con lentezza

come un tramonto del cielo.

E ridere, abbracciare, essere

luce

vivere, vivere, essere

presente.

Io sono già stato

negli odori delle vostre case,

immortale

nelle cornici delle vostre giornate.

Contenuto in un uovo

ardo precipitando

stretto alle ginocchia

frammento dell’universo.

Vorrei essere tutto.

Io sono vivo.


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Cinquantotto passi, quasi cinquantanove puntati in varie direzioni avrebbero certamente già potuto essere sufficienti a disegnare un profilo intellegibile. Confido dunque “nella bontà degli sconosciuti” che incontrerò lungo i prossimi passi e nella accidentalità degli accadimenti della vita per incedere, senza fretta, verso un approdo che porti a intravedere una rotta in queste traiettorie di cui ancora non si indovina una forma. Sì, per fortuna quell’abbozzo oggi è ancora un garbuglio del quale fatico a trovare un senso e intanto continuo a camminare e a giocare con le infinite possibilità che tutte le mie mosse forse un giorno lasceranno intendere.

2 COMMENTI

  1. Complimenti Renato! Cogli sempre l’ispirazione che ti spinge ad esprimere la tua essenza nei versi poetici.
    Con simpatica SIMPATIA…Laura

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