Misticismo surrogato dello Zar
Che accende ceri ai “santi” protettori
Da lungi già scappati dall’impegno:
Di preservarlo come uom di fede.

Sapor di scaramanzia, il suo credo
Per vincere una guerra allucinante
Dove neppure Satana si salva
Con le armi messe in gioco dalla casta.

Eppur s’invoca un dio difensore
Che scenda a dar ‘man forte a ‘sto macello
Ormai racchiuso stretto nel budello

Mancante di una uscita giudiziosa…
E ancor si prega, senza alcun fervore:
Con voce fioca, alla vil pretesa!

28-07-2023


FonteFoto di mick henson su Unsplash
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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.