Dedicato a Gianfranco Conte, morto a Brindisi sul lavoro

Non è ora per uno schiacciamento,

eppure trova il momento la morte

per dire la sua.

In un angolo oscuro sollevando

il grosso peso rimane

compresso da un macchinario

dicono che da un delitto involontario

la morte non trova la sua mano

e la vita rimane paralizzata

da un omicidio colposo.

Senza crudeltà ma senza tregua

galleggia nell’annuncio

la vita sospesa da un castigo

senza esecutore, ma con un mezzo

pesante che taglia la respirazione

quando il silenzio fa

un buco in mezzo al pensiero

e il tentativo di muovere una gamba,

di stendere un braccio

diviene un prolungamento del sangue.

Piange, piange una famiglia

la perdita di un figlio.

Piange, piange la società per quello

che non è naturale, per quello

che si accetta come rischio,

dovuto a una cultura

al bordo dello scendere

nella barbarie.


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Yuleisy Cruz Lezcano nata a Cuba, vive a Marzabotto, Bologna. Lavora nella sanità pubblica, laureata in scienze biologiche e con una seconda laurea magistrale in scienze infermieristiche e ostetricia, presso l’Università di Bologna. Ha pubblicato diciotto libri a seguito di riconoscimenti e premi in concorsi. Due dei libri pubblicati sono in spagnolo/italiano e il penultimo in spagnolo/ portoghese è stato pubblicato in Portogallo. Si occupa di traduzioni in spagnolo, facendo conoscere poeti italiani in diverse riviste della Spagna e del Sudamerica e, in modo reciproco, facendo conoscere poeti sudamericani e spagnoli in Italia. Collabora con blogs letterari italiani, di America Latina e di Spagna. La sua poesia italiana è stata tradotta in francese, spagnolo, portoghese, inglese, albanese.

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