Io cerco d’acciuffar pensieri alati
Che avean lasciato inane questo nido
Or sibila un bel fiato pien di versi
Per farli ritornare nel tepore…

Oh quanti struggimenti nella mente…!
Con quanta lena irrompono i mattini…!
Pensieri sulla panca del destino
Tentennano nel ritornare indietro…?

Le foglie esauste intessano un tappeto
Ai piedi della panca ancor pensante
Novembre le dipinge la tristezza

Con i pennelli di malinconia.
Son le speranze a fare da cornice
Al nido: ché ritorni a pigolare.


FonteFoto di Mathew Schwartz su Unsplash
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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.