
Sensibilizzare i cittadini sul benessere animale
Si terrà nella giornata del 13 Aprile a partire dalle ore 10.30 fino alle 13:00, presso il canile sanitario comunale, l’evento “Open Day Carovigno”, un’iniziativa senza precedenti, organizzata per promuovere le adozioni consapevoli e sensibilizzare i cittadini sul tema del benessere animale. A parlarcene è Lory Ignone, fondatrice di “CREDO NEGLI ESSERI UMANI- FEA ADOZIONI DEL CUORE”, nonché referente e volontaria OIPA del canile comunale di Carovigno.
Ciao, Lory. Di cosa si occupa la fondazione “CREDO NEGLI ESSERI
UMANI- FEA ADOZIONI DEL CUORE”?
Siamo in un’epoca in cui la comunicazione è fondamentale. Grazie allo sviluppo di nuovi strumenti comunicativi, ad oggi, ogni canale per noi diventa fondamentale per divulgare e “dare voce” a creature che mai sarebbero viste e presentate. Il vantaggio è di arrivare a un bacino di persone più ampio così da poter accrescere la percentuale di adozioni. L’emergenza è concreta purtroppo. C’è un alto numero di animali in condizioni difficili di abbandono e in canile, devono perciò essere assolutamente salvati. Comunicare è essenziale.
Così nasce “CREDO NEGLI ESSERI UMANI- FEA ADOZIONI DEL CUORE” presente su Instagram, Facebook e Tik Tok.
Ci occupiamo essenzialmente di raccontare le loro storie e cercare di divulgare il messaggio adottivo consapevole, mentre ci occupiamo di loro fattivamente.
In cosa consiste l’evento “Open Day Carovigno” che si terrà nella
giornata del 13 Aprile a partire dalle ore 10.30 alle 13:00 appunto
presso il canile sanitario comunale?
Il canile comunale di Carovigno, in contrada Pendinelli, sulla strada per la stazione ferroviaria tra Carovigno e la frazione marina di Santa Sabina, apre ad un’iniziativa senza precedenti, organizzata per promuovere le adozioni consapevoli e sensibilizzare i cittadini sul tema del benessere animale.
L’ “Open Day Carovigno” sarà appunto una giornata di accesso libero al canile per chi volesse intraprendere una valutazione adottiva, seguita chiaramente dai volontari che, attenti, sapranno consigliare e accompagnare nel percorso.
Daremo l’opportunità di conoscere i nostri cani raccontando da vicino le loro storie e offrendo la possibilità di un primo approccio.
Al nostro fianco ci saranno professionisti educatori/istruttori cinofili che con la loro professionalità sapranno consigliare al meglio i vari aspetti gestionali, offrendo chiarimenti a dubbi e rispondendo alle domande che i cittadini vorranno elaborare in base all’ educazione e/o riabilitazione di cani che hanno sviluppato, per via della reclusione, problemi comportamentali. Specificando che tutto è possibile e che nessuno deve rimanere indietro, perché soprattutto i più fragili hanno bisogno di essere aiutati.
Sarà una giornata completa in cui chi vorrà, potrà anche aiutarci nelle donazioni di coperte, antiparassitari, masticativi e cibo medicato gastrointestinale fondamentale per alcuni con esigenze particolari.
Insomma saremo aperti a partire dalle 10:30 fino alle 13:00 e con criterio accompagneremo i visitatori all’interno del canile per fare le varie conoscenze possibilmente regolando gli ingressi per garantire meno stress possibile ai cani presenti in struttura.
Qual è, a tuo parere, il modus più indicato per favorire le adozioni dei cani?
L’open day è stato voluto fortemente da me e la mia collega Cinzia Lombardi vice presidente OIPA Brindisi, da sempre impegnata per i nostri cani e realizzato appunto per favorire le adozioni del nostro canile e speriamo non solo, perché vorremmo attraverso questa giornata, risvegliare coscienze e menti affinché l’adozione consapevole sia l’unica strada da intraprendere per chi vuole accogliere un 4 zampe in famiglia, con la forte speranza che ADOTTARE diventi un principio comune .
Una giornata che vuole essere un segnale concreto ai cittadini del territorio, perché aprire un canile è un atto di trasparenza e amore, simbolo di un cambiamento culturale che parte dal basso e coinvolge tutta la comunità.
Da anni mi impegno nella divulgazione di storie difficili di animali in sofferenza di cui personalmente mi occupo, perché credo sia l’unico mezzo per garantire la visibilità di cui hanno bisogno per essere salvati/adottati.
Risvegliare coscienze e menti è la cosa per cui mi batto di più. Andare oltre la visione superficiale dell’argomento, far sentire nostre le sofferenze di queste creature, il dovere di fare qualcosa, qualcosa di concreto. Cercare di smuovere l’empatia degli esseri umani è l’unico mezzo che conosco per far comprendere che l’emergenza è reale, si può vedere, si può toccare ma se siamo umani si può anche evitare.
Non ci sono solo volontari o enti che devono tutelare queste vite, credo piuttosto che sia un dovere comune, anche del più piccolo cittadino. Fare qualcosa a partire dal salvare una vita in un canile o per strada o da un maltrattamento, (perché non c’è differenza) piuttosto che acquistarla o prenderla anche a poco prezzo o addirittura gratis dal cugino o amico di turno contrario alla sterilizzazione che diventa artefice del proliferare di vite che nella maggior parte dei casi quando non correttamente affidati, finiscono per strada abbandonati o nei canili. Se ci pensate bene, anche questo non fa che alimentare ignoranza e irresponsabilità.
Per cui dire ad alta voce e per far comprendere che il problema vero siamo noi cittadini, che lo creiamo irresponsabilmente, diventa così un invito importante ad una presa di coscienza comune.
Progetti futuri di sensibilizzazione?
Continueremo nella divulgazione approfittando di manifestazioni locali e anche sui nostri canali social. Probabilmente il prossimo passo sarà organizzare una campagna, convenzionata con il nostro comune, di sterilizzazioni.