Oh figlia tu dell’aria e della terra
Ridotta a solo ossa, per amore
Rimasta ahimè già muta di parole
Piegata ormai nell’echo delle stesse.
Consunta dal diniego di Narciso
Ti sei lasciata in balia del suo gesto
Nel bosco poi giacesti pietra inane
A cogliere e riflettere le voci
Che, pur vaganti, giungean battenti
A ledere le accese tue passioni
Quale diniego di Narciso casto
Innamorato della sua sembianza:
Riflessa nello specchio dello stagno
Che tanto attrasse a sé il narcisista
Nel tuffo della gran mitologia…
27/08/2024