Notre Dame ha ospitato, seppure per finzione letteraria, una immigrata

Notre Dame. Un incendio partito dal cantiere per i restauri l’ha mangiata, consumata, bruciata e punita come una strega sul rogo. Se anche venisse confermata l’ipotesi dolosa, resterebbe alla base l’incuria di chi avrebbe dovuto impedire che anche un solo fiammifero si accendesse.
I giacobini, politici e rivoluzionari di dubbia cultura come intelligenza, in un passato storico lontano, abbatterono le statue della facciata perché colpevoli, a torto, secondo loro di raffigurare i monarchi dell’Antico Regime, in realtà i re di Giudea: doveva diventare il tempio della Dea Ragione!
Quindi, parliamo e ricordiamo uomini malati di egocentrismo e accecati da un potere temporaneo, ieri come oggi in sostanza non è cambiato nulla: il tempo è cieco e gli uomini stolti.
Notre Dame è patrimonio dell’umanità, un simbolo della cristianità occidentale e dell’arte. La ricostruiranno. Una barzelletta.
Spero solo che Quasimodo, quel “mostro” dal cuore grande, gobbo e deforme, guercio e zoppo, sordo a causa del vivere così vicino alle campane oltre che muto, sia riuscito a mettersi in salvo. Era ed è la sua casa, da secoli. Non vi brucia il cuore?
Notre Dame ha ospitato, seppure per finzione letteraria, una immigrata, l’ha protetta per quanto ha potuto: una zingara di origine franco-spagnola, Esmeralda, bellissima. Ma anche Quasimodo stesso, soprannominato non a caso il Papa dei Folli, ha origini zingare nel romanzo di Victor Ugo. Veglia il corpo senza vita di Esmeralda, impiccata, gettato in una fossa comune: l’ha amata e accanto a lei si lascerà morire. Notre Dame non custodisce solo una religione che ha duemila anni, è casa di quell’amore impossibile e straziante e di altri sentimenti portati dai visitatori di tutto il mondo in centinaia di anni.
Ora noialtri badiamo inermi un altro “corpo” di legno e pietra, ciò che resta, assassinato dalla superficialità e dal senso di onnipotenza che ci contraddistingue nel progresso: ne rifaremo una copia esatta. Chi può si consoli.
Il popolo francese ed europeo piangano la triste conferma che nulla è al sicuro nonostante ogni angolo di strada sia magari video sorvegliato e tutti purtroppo rintracciabili anche solo usando il bancomat.
Un capolavoro di architettura è stato lasciato incustodito, provino il contrario.
Poi il vento avrà la colpa del fuoco, come le strade piccole e La Senna intorno la cattedrale…