010917-N-7479T-510 Ground Zero, New York City, N.Y. (Sept. 17, 2001) -- An aerial view shows only a small portion of the crime scene where the World Trade Center collapsed following the Sept. 11 terrorist attack. Surrounding buildings were heavily damaged by the debris and massive force of the falling twin towers. Clean-up efforts are expected to continue for months. U.S. Navy photo by Chief Photographer's Mate Eric J. Tilford. (RELEASED)

Tante domande, poche risposte…

Son passati ormai ventitré anni, giorni volati via come i quattro aerei dirottati in quel lontano e tragico 2001. Aerei colmi di speranza e distruzione, persone schiantate sul muro del dolore, uomini inermi, impotenti davanti allo spettacolo che li ha resi inconsapevolmente vittime o colpevoli.

Già, perché il sottile tratto che demarca il confine tra assassini e morti segna l’incapacità di intendere e volere, circoncisione di burattini nelle grinfie di beceri uomini di potere, assonanti nomi differenziati da una sola consonante; la S di Osama da un lato, la B di Obama dall’altro. Due facce della stessa medaglia o, se volete, due poli che si uniscono all’equatore di un’esplosione atomica prima, e di pseudo ideali religiosi adesso.

Occidente e Oriente, Nord e Sud, come le aree delle Twin Towers colpite dai Boeing 767, Torri, Gemelle, come tutte le 2974 anime che persero la vita per mano di 19 rappresentanti del Diavolo. Ma chi è il Diavolo? Chi ha vestito i panni del Male? Chi quelli del Bene? Tralasciando le gossippare teorie complottistiche, risulta evidente che quanto successo in quel famigerato martedì sia effettivamente strano e illogico. Com’è possibile che i 246 passeggeri dei quattro voli commerciali di linea non si siano alleati per disarmare i dirottatori? Com’è possibile che si siano fatti minacciare da innocui taglierini? Come mai quei caccia, con il preciso ordine di abbattere mezzi sconosciuti in prossimità del pericolo, in questa situazione non sono intervenuti? Per quale ragione gli attacchi diretti al Pentagono e alla Casa Bianca non hanno, in parte, sortito effetto?

Domande apparentemente senza risposta, o, forse, domande a cui non vorremmo rispondere, perché, in fondo, quello che c’è da sapere già lo sappiamo. Conosciamo gli interessi petroliferi degli Americani in Afghanistan, non ignoriamo le uccisioni targate USA di donne e bambini, abbiamo assistito in diretta mondiale all’esecuzione, per impiccagione, di Saddam Hussein, mentre Bin Laden sarebbe stato, a loro dire, gettato in mare per non creare proselitismo.

Così, vorrebbero farci credere che gli Stati Uniti avrebbero rinunciato alla libido di ostentare il loro trofeo di guerra e mostrare il cadavere del Nemico Pubblico n.1? Possono toglierci informazioni, distorcere notizie ma non ci priveranno mai dello spirito critico, quella coscienza sociale che ci fa ulteriormente gettar benzina sul fuoco, perché è vero, si nasce incendiari e si muore pompieri. Già, ma ora andate a raccontarlo ai 343 vigili del fuoco che, in quella buia mattinata newyorkese, si son visti crollare addosso sogni, speranze e le pesanti macerie del World Trade Center!


Articolo precedenteLollobrigida punto sul vivo!
Articolo successivoI Suoni della Crudeltà
Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here