In vacanza in Puglia, per qualche giorno o per un lungo periodo?

Non si può depennare dal proprio itinerario Monopoli, cittadina in provincia di Bari, che, in una piccola estensione, racchiude l’essenza pugliese vera e propria.

Non molti giorni fa vi parlavo del mio amore smisurato per la mia Terra, la Puglia, Terra calda non solo perché baciata dal Sole più delle altre, ma anche per l’accoglienza accomodante, per le tavolate in famiglia, per le feste che durano giornate intere, per la sua gente serena e sorridente. Perché per me, quando si è baciati dal Sole è difficile non essere felici e svegliarsi bene tutti i giorni.

Terra dai caldi colori dei campi di grano mescolati agli ulivi, al paesaggio rurale, alla salsedine del mare, e ai suoi borghetti in calce bianca, a cattedrali romaniche e castelli misteriosi.

E mi rallegra pensare che un viaggiatore, per assaporare tutta questa essenza, può recarsi in uno specifico luogo: proprio Monopoli.

Grazie all’associazione Yallers Puglia ho avuto modo di partecipare al Photowalk da loro organizzato l’11 Marzo, e di scoprire una realtà dapprima sconosciuta ai miei occhi. E mi vergogno di non averla assaporata prima: quando un viaggiatore mi chiedeva informazioni sulla Puglia e sui suoi luoghi più belli, ero solita dare direttive particolari su un itinerario, dividendo singolarmente le sue tappe.

Invece Monopoli mi ha stupita piacevolmente, perché sunto spassionato della Terra più bella del Mondo: la mia. E non c’è luogo più apposito per comprenderla in poco tempo, quanto Monopoli.

A soli 40 chilometri a Sud di Bari, quasi limitrofe alle bellissime Alberobello e Polignano a Mare, Monopoli è detta anche la città delle novantanove contrade. Le novantanove contrade sono distribuite nel suo agro, testimonianza di vita rurale distribuita in masserie fortificate, chiese rupestri, case coloniali, trulli, e di profonda vocazione agricola della zona. Il territorio rurale è molto più accentuato in località Loggia di Pilato, ossia la famosa strada panoramica che collega Monopoli alla Selva di Fasano.

Il porto è un meraviglioso ammasso di barche blu e rosse in legno, chiamate gozzi, di reti dei pescatori, di profumo marino e salsedine sulla pelle. E, ai suoi margini, le casette bianche arroccate a strapiombo: tutto questo contribuisce a renderlo uno degli scorci più fotografati di Puglia. Il porto è suddiviso in quattro insenature, dette CALE: Porto Vecchio, Cala Batteria, Cala Fontanelle e Cala Curatori.

Il suo porto è uno dei più pescosi di tutta la Puglia, ed il suo entroterra è fertile e produttivo: queste caratteristiche facevano di Monopoli una preda assoluta per la lotta alla dominazione. Dapprima Normanna, poi Messapica, poi Veneziana. Il mare dunque ha costituito fonte di ricchezza per molte famiglie legate lavorativamente al comparto della pesca. Ma anche minaccia, quando veniva solcato dalle flotte turche. Per ovviare a questo, furono erette sontuose mura fortificate, confluenti nell’imponente Castello di Carlo V, oggi visitabile.

Il centro storico regala al viaggiatore scorci indimenticabili.

È bianco, tutto bianco, ci si immerge nel candore e nella purezza di vicoli e viuzze in pietra, amalgamate con dettagli floreali che non passano inosservati, con insegne dei negozi molto antiche, con finestre dalle persiane verdi e all’interno merlettate. Ci si perde passeggiandoci piacevolmente, incrociando sui nostri passi chiese romaniche e barocche che lasciano senza fiato.

 

 

 

 

 

Photo credits: Daniela Mele

Il visitatore inoltre, viene allietato dal sapore dei piatti tipici locali che rapisce il palato e lo conduce alla libidine: il centro storico è intriso di quotidianità e tradizione.

Cosa mangiare?

Sicuramente le immancabili orecchiette con cime di rape; il cjambotto, una zuppa di pesce con pomodori, aglio, prezzemolo, olio, sale, pepe, e fette di pane casereccio raffermo; la Cialledda, zuppa fredda di pane raffermo o taralloni immersi in acqua, con olio, sale, pomodori e origano; L’ingrapiata, una zuppa di fave e cicorie. Le pettole, pallottole di pasta lievitata molto morbida (farina, patata, lievito di birra, acqua e sale) fritte nell’olio bollente. Vengono servite calde, con zucchero o con vino cotto o miele. Tipicamente preparate a dicembre.

 

                                   Photo credits: Daniela Mele

Dove dormire?

Consiglio vivamente il B&B Le Caravelle, all’ingresso del centro storico di Monopoli. Il B&B è gestito da due deliziose ragazze, Chicca e Paola, e si trova in una posizione strategica per poter girare Monopoli a piedi. Un palazzo d’epoca, sapientemente ristrutturato, interamente in pietra viva. Un ambiente raffinato ed elegante, assolutamente in linea con il meraviglioso borgo: minimale ma curato nei dettagli, le camere rievocano la calce bianca del borgo frammista alla pietra, e sembra di rivivere l’atmosfera rustica delle antiche abitazioni, tra archi in pietra e travi in legno. Alcune camere dispongono anche di un piano cottura. La colazione è abbondante e soddisfacente.

Per informazioni potete visitare il sito www.bblecaravelle.it, o contattare la signora Paola Fortunato al numero +39 348 8430685.

Ho girato un video: siete curiosi?