Voglio l’ergastolo
di libertà e amore,
per suonare di guerra e di pace
la ricerca di un nome,
il mio nome,
eclissato nel niente,
inghiottito dal tutto,
ma fiorito a gridar
di conquista d’umano
ogni gloria e lezione!.
Sarò di nulla il barlume
a declamare il pianto
e d’assopito riposo
la voglia d’esserci,
di lottar,
l’immensa coperta più calda,
il vellutato manto,
e già d’io
sarò compreso eppur di tanto
donerò di canto
l’antica veste al rito,
d’andar in bianco
e d’uomo in forza, così com’in corsa,
a soffio di fiato
stringere il sangue al cuor!
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