Questo mio trascinarmi è un continuo

dimenticarmi di me, arrugginito

e scricchiolante sotto un manto di edera.

Sorgente interrata, interpreto

la lucida lacrima argentea

che scivola stanca e si asciuga

su specchi di giorni omomorfi.

Basterebbe un sussulto ad increspare

questa stasi. E mentre attimi oziosi

ne cullano la crisalide, stanca e tremula la mia anima

si desta a pregare una luce che incrini il più cupo cristallo.

 

05/12/2020