“Non è successo niente” non è solo il ritornello che, da bambine, si sentivano ripetere le donne dalle loro mamme dopo ogni “caduta”, ma l’errata illusione, a livello intrapsichico, di essere incapaci di denunciare la violenza subita. Nasce così “Strength of Women”, un evento organizzato per giovedì 24 novembre, presso il Teatro Curci di Barletta, dal Rotary Club. A parlarcene è l’attrice Michela Diviccaro

Ciao, Michela. Cosa si intende “Strength of Women”?

Il titolo è mutuato da una canzone di Shaggy che è un’ode al mondo femminile, donne forti, donne creatrici, generatrici, portatrici di bellezza, nel senso più ampio del termine. E, nel giorno in cui tutto il mondo si unisce per alzare il suo grido contro la violenza contro le donne, è sembrato giusto, invece, opporci la celebrazione dell’immenso mondo femminile.

A chi si rivolge l’evento organizzato dal Rotary Club?

Ad un pubblico il più variegato possibile, è stato pensato anche con lo scopo di incontrare il gusto del pubblico a 360°, visto che il ricavato andrà in beneficenza al centro antiviolenza “Giulia e Rossella” gestito da uno straordinario team.

Quale obiettivo si prefigge il centro antiviolenza “Giulia e Rossella”?

Quello di combattere la violenza di genere partendo dalla formazione, dalla cultura del rispetto, intessendo reti con le scuole e con altri enti e associazioni del territorio locale e nazionale, organizzando convegni studio, eventi e fornendo assistenza specialistica alle donne ed alle famiglie “violate”.

Le discutibili posizioni dell’attuale governo sono, a tuo parere, una minaccia per i diritti umani dei più fragili?

Non vorrei stendere una bandiera politica sul tema ma è sotto gli occhi di tutte e tutti che, in alcuni passaggi già ampliamente esplicitati dal Governo stesso, non solo si stia tornando indietro di oltre trent’anni, ma si provino a ledere dei diritti umani che davamo, ormai, per conquistati.

Cosa ci insegnano le storie delle donne che porterai in scena?

“Storie di donne e anche la mia” è un mio spettacolo che ha debuttato nel 2013 e, nell’evento del 24 novembre, porterò un estratto del “non è successo niente” che è, dapprima, da bambine, il ritornello consolatorio delle mamme contro ogni “caduta” e si insinua così fortemente in noi, a livello intrapsichico, da renderci spesso, crescendo, omertose e/o incapaci di denunciare la violenza perché, tanto, “non è successo” nulla. Da protagonista di una storia tanto mia quanto simile a quella di migliaia di donne, riporto, nel finale, i versi di una mia poesia, il “fuoco” per dimostrare che, da qualunque bruttura siamo passate, possiamo salvarci tenendoci strette alle nostre ali!


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.