Qui è estate da maggio ad ottobre

Quel che affascina della Puglia, data anche la sua estrema lunghezza è la possibilità di passare da un ambiente ad un altro con estrema facilità. Chi visitasse le saline di Margherita di Savoia, le più grandi d’Europa e le seconde in tutto il mondo, non potrebbe certo immaginare che, di lì a qualche decina di chilometri, abbia inizio un magnifico promontorio che ha il versamento meridionale, quello dominato dal Comune di san Michele Arcangelo, praticamente desertico, e il versane settentrionale interamente ricoperto dalla Foresta Umbra (che significa “ombrosa” e nulla ha a che fare con la regione del centro Italia…)?

Il promontorio del Gargano, magnifica area naturale, unica nel suo genere, è noto anche come “lo sperone d’Italia”. Si trova interamente nella provincia di Foggia e può vantare una molteplicità di attrattive turistiche: le falesie, puntellate da battigie ghiaiose, tra Mattinata e Vieste, le spiagge tra Rodi e Peschici, i laghi di Lesina e Varano, la già citata Foresta Umbra e, per il turismo religioso, un centro ormai di importanza internazionale come san Giovanni Rotondo, raggiunto da pellegrini di tutto il mondo, devoti di san Pio da Pietrelcina.

E che dire delle Isole Tremiti? San Domino, San Nicola, Capraia, Cretaccio e Pianosa sono i nomi delle incantevoli isole che formano l’arcipelago delle Tremiti. Sono molto piccole, poco più che isolotti, ma vi conquisteranno per la loro natura selvaggia e inesplorata. Non a caso un grande come Lucio Dalla ne rimase stregato.

Gli appassionati del mare e di immersioni hanno qui una tappa fondamentale per le loro escursioni. La quantità di calette e grotte sottomarine che vi scoprirete è tale da potervi lasciare disorientati. Qui è estate da maggio ad ottobre: prenotate il vostro traghetto e preparatevi a sentirvi come Alice nel paese delle meraviglie.


FontePhotocredits: Paolo Farina
Articolo precedenteIII Edizione Premio Giornalistico “M. Palumbo”
Articolo successivoLe Cose sempre e ovunque
La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...