Dal quasi anonimato in sede locale al successo in campo nazionale

Grande successo di critica e di pubblico per la Rassegna “IMPRONTAMATERICA” che la promoter Chiara Immordino e la sua “Mundi Live” hanno offerto per una settimana agli amanti ed agli appassionati di opere d’arte, aprendo le porte dello storico e prestigioso “Museo Bellini” di Firenze

Questo museo privato costituisce uno dei gioielli più preziosi della città toscana ed è sito sul Lungarno Soderini in Oltrarno, a poche decine di metri dal Ponte Vecchio. Custodisce gelosamente opere e affreschi di scuola giottesca; la Madonna dei Della Robbia; un busto attribuito a Donatello; un ritratto del Tintoretto; un bronzo di Giambologna; alcuni arazzi gotici e medicei ed altri preziosissimi reperti. E’ proprio in questa storica sede che la “Mundi Live” ha occupato gli spazi del Magazzino 5 per ambientarvi una delle tappe di un gruppo di “Artisti della Modernità Italiana”.

Questi artisti sono stati dapprima accuratamente selezionati dagli organizzatori in una serie di mostre propedeutiche (tra cui L’Apulia Contemporary Art Prize nel Museo dei Pigmenti del Colore e Centro d’arte Santa Teresa dei Maschi di Bari) e poi offerti “in pasto” al grande pubblico nazionale ed internazionale.

Ebbene, tra i 20 nominativi selezionati in tutto il Paese spicca la figura dello scultore- fabbro –artigiano del ferro, l’andriese Gabriele Liso, le cui realizzazioni sono state tra le più apprezzati dai numerosissimi visitatori della Rassegna toscana. Liso, artista schivo e silenzioso ma fortemente creativo, non è nuovo a tali performance e conferma negli anni, a detta della critica più accreditata “una progressione tecnica e scultorea nella manualità del ferro di assoluta eccellenza, che lo proietta di diritto tra i migliori Artisti Italiani della Modernità”.

Forse è davvero il caso di dire, con un pizzico di amarezza: Nemo Propheta in Patria.


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