Il corso, ideato da Vincenzo Lorusso, – in arte noto come Skeggia MC aka Postman – è completamente gratuito, basta prenotarsi scrivendo alla mail del festival, ed è rivolto a chiunque: che abbia già dimestichezza con le rime o che sia alla sua prima esperienza.

Il 4, 5 e 6 maggio si terrà ad Andria la seconda edizione del Festival della Disperazione. Oltre al programma principale, la manifestazione prevede una nutrita sezione di extra, fra questi anche un workshop di scrittura (poetica) creativa: “Slam Poetry for Losers – Atelier di poesia disperatamente urbana”. Il corso, ideato da Vincenzo Lorusso, – in arte noto come Skeggia MC aka Postman – è completamente gratuito, basta prenotarsi scrivendo alla mail del festival, ed è rivolto a chiunque: che abbia già dimestichezza con le rime o che sia alla sua prima esperienza. È un corso che si svolgerà in due parti.

Innanzitutto un atelier di scrittura (articolato su due sessioni di 3 ore, nei pomeriggi di sabato 5 e domenica 6 maggio, a partire dalle 16:00), durante il quale i partecipanti sceglieranno (in maniera democratica, secondo votazione) i temi su cui scrivere. La scelta avverrà a partire da una lista di più di 30 temi proposti dal ‘maestro di cerimonia’ coordinatore dell’iniziativa. Gli ‘slammers’ (così vengono chiamati i partecipanti) inizieranno quindi a cimentarsi nella stesura dei propri sonetti (di non più di 8 versi, 4 rime per vissuto), guidati da Postman,  rispettando metrica, rime e assonanze. Da notare, come avvertenza, che non ci sono lingue considerate ‘straniere’, pertanto l’iniziativa è davvero aperta a tutti gli idiomi e i dialetti (ovviamente: tanto meglio se intellegibili al pubblico, che gioca un ruolo fondamentale nello spettacolo finale…)

Dopo questa fase di produzione ci sarà lo spettacolo finale. Andrà in scena durante la ‘Festa della Disperazione’ prevista per domenica 6 maggio come momento di chiusura della tre giorni. In questa circostanza ciascuno slammer leggerà i propri sonetti, e s’inscenerà una vera e propria ‘battles’, del tipo ‘uno contro uno’, organizzata in successive fasi eliminatorie (ottavi, quarti, semifinale e finale). E’ pertanto necessario che, per ogni tematica scelta, ogni ‘cantore’ abbia scritto un sonetto, in modo che il confronto possa esserci sullo stesso tema.

Sarà il pubblico a decidere chi va avanti, cioé lo slammer più sfigato, scegliendo sulla base di due elementi: ironia/comicità del racconto (malgrado il vissuto raccontato, che puo’ avere finanche connotati ‘drammatici’); qualità lirica del sonetto: giochi di parole, assonanze, incastri, metafore, etc.

Il pubblico sara’ chiamato ad esprimersi con applausi, urla e fischi e a giudicare così ogni partecipante proprio come nelle vere battles di slam poetry o di freestyle. Passa alla fase eliminatoria successiva, fino a vincere, lo slammer che strappa più consensi sonori.

 

Ecco un piccolo assaggio dei temi di scrittura che verranno proposti:

 

– Il due di picche

– L’ascella pezzata

– Scuse impossibili

– L’sms peggiore al destinatario sbagliato

– Quella volta che…

– Caro/a ti presento la mia/il mio ex

– Al cinema da solo

– Il colloquio di lavoro andato male

– Il frigo vuoto

– L’eterna riserva

– Ritardi imperdonabili

– Non ricordare i nomi di interlocutori

– Il precariato

– La suocera (o il suocero)

– Gli strafalcioni in lingua straniera

– Il regalo più brutto ricevuto

– Ammalarsi (o lasciarsi) in vacanza

– Il passaporto/CDI dimenticato/a a casa ….

…E molti altri!

Qualora anche tu abbia qualcosa da raccontare a riguardo: non esitare a iscriverti!

Basta inviare un’email con le proprie specifiche (nome e cognome) a info@festivaldelladisperazione.it

Attenzione: le poesie saranno recitate (quindi lette), non rappate (salvo che qualcuno non voglia espressamente farlo).


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Chi siamo? Gente assetata di conoscenza. La nostra sete affonda le radici nella propria terra, ma stende il proprio orizzonte oltre le Colonne d’Ercole. Perché Odysseo? Perché siamo stanchi dei luoghi comuni, di chi si piange addosso, di chi dice che tanto non succede mai niente. Come? I nostri “marinai/autori” sono viaggiatori. Navigano in internet ed esplorano il mondo. Sono navigatori d’esperienza ed esperti navigatori. Non ci parlano degli USA, della Cina, dell’Europa che hanno imparato dai libri. Ci parlano dell’Europa, della Cina, degli USA in cui vivono. Ci portano la loro esperienza e la loro professionalità. Sono espressioni d’eccellenza del nostro territorio e lo interconnettono con il mondo. A chi ci rivolgiamo? Ci interessa tutto ciò che è scoperta. Ciò che ci parla dell’uomo e della sua terra. I nostri lettori sono persone curiose, proprio come noi. Pensano positivo e agiscono come pensano. Amano la loro terra, ma non la vivono come una prigione. Amano la loro terra, ma preferiscono quella di Nessuno, che l’Ulisse di Saba insegna a solcare…