
«Oggi il presente ha steso un lenzuolo di luce davanti a me, e non c’è nessuna increspatura né grinza, nessun millimetro che scopra i bordi e mostri le pieghe del passato o del futuro. È tutto come se fosse luminosamente adesso»
(Fabrizio Caramagna)
Nasce sempre un problema nuovo quando si grandeggia sul futuro. E lo si fa in continuazione. Dunque si generano problemi nuovi in continuazione.
E lo stesso vale per tutte le volte in cui, al contrario, ci si lascia bloccare dai ricordi passati che tanto non sono più: mentre il domani resta una banalissima idea, che va innalzata sulle basi di tutto ciò che è presente.
Solo che siamo spesso degli ottimi detrattori di questo presente: quelli che non riescono proprio a viverlo, che pontificano su tutti i timori dell’universo, quelli che si aspettano di potergli mettere addosso gravami per ottenere garanzie.
Ma quali garanzie?
La vita non è costituita per garantire un bel niente: non potrà mai assicurare che qualcosa andrà bene, che non ci sarà da pentirsene, che una scelta sia giusta o che ne valga la pena.
La vita può offrire solo l’opportunità di vivere senza riserve tutti gli oggi possibili, le uniche pietre miliari che sommate creano la storia e fanno il domani.
Eppure mi sembra di parlare al vento: troppi uomini si fanno grandi, enormi, immensi, irreprensibili e maestri, mentre nel backstage del loro Gange, hanno solo tardivi pentimenti.
Però no, non ci sarà una sola di queste parole che sarà davvero sprecata, finché esisterà anche un solo essere umano capace di dire che basta, basta ipotecare! Un solo essere umano capace di mettere sul tavolo il suo oggi, offrirlo e prendere anche a schiaffi il suo prossimo, se serve, pur di fargli vivere il suo.
E vi garantisco che esistono gli esseri umani di ambo le specie, solo che quelli del secondo caso sono di gran lunga più rari. Per questo meno visibili, affatto noti, quasi defilati. Potentissimi: ricchi di progetti, quelli che portano e porteranno a compimento senza ombre, senza riserve e senza sconti.
Gli esseri umani del presente che esigono un futuro. E se lo costruiscono. Perché le cose non succedono: le cose bisogna farle succedere.
Chiunque non viva di abbiamo e siamo, si ritroverà a vivere, dando la colpa agli altri, di avremmo avuto e saremmo stati.