«La vita è una resistenza continua allinerzia che tenta di sabotare il nostro volere più profondo. Chi si stanca di volere, vuole il nulla»
(Friedrich Nietzsche)

Mi ha insegnato più cose l’ultimo anno, che i precedenti 44 messi insieme.

Fra le cose che ho imparato, c’è il fatto che con poche parole si possono esprimere concetti profondissimi e con altrettante poche parole e molti fatti, si possono realmente cambiare le cose.

Quando nasci volitivo pensi che non possa esistere qualcuno più volitivo di te.

Al più un tuo pari, ma non superiore, perché quando tu vuoi una cosa, te la vai a prendere. Ed è così da sempre.

Beh, hai ragione, fino a che non arrivi a volere una cosa così tanto da rifiutarla, con la stessa volontà di ferro che fa di te quello che sei.

Peccato che qualcuno più volitivo di te esista e tu non sia preparato a questa realtà.

Quello che rifiuti te lo pianta prima davanti, poi intorno e alla fine lo inchioda nelle tue budella: volli, volli, fortissimamente volli.

Ecco, a te mancava la Mente dellavverbio e non lo sapevi: qualcuno finalmente ti ha superato e così, prepotentemente, ti ha salvato.

A volte, per vincere, bisogna lasciar fare a chi riesce ad essere più adamantino di te, tocca crederci… e crederci per fede, perché se non credi, non vedi.

Vale così, non al contrario. Con buona pace di San Tommaso.

Credo, dunque vedo. Questo è.


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Sono una frase, un verso, più raramente una cifra, che letta al contrario mantiene inalterato il suo significato. Un palindromo. Un’acca, quella che fondamentalmente è muta, si fa i fatti suoi, ma ha questa strana caratteristica di cambiare il suono alle parole; il fatto che ci sia o meno, a volte fa la differenza e quindi bisogna imparare ad usarla. Mi presento: Myriam Acca Massarelli, laureata in scienze religiose, insegnante di religione cattolica, pugliese trapiantata da pochissimo nel più profondo nord, quello da cui anche Aosta è distante, ma verso sud. In cammino, alla ricerca, non sempre serenamente, più spesso ardentemente. Assetata, ogni tanto in sosta, osservatrice deformata, incapace di dare nulla per scontato, intollerante alle regole, da sempre esausta delle formule. Non possiedo verità, non dico bugie ed ho un’idea di fondo: nonostante tutto, sempre, può valerne la pena. Ed in quel percorso, in cui il viaggio vale un milione di volte più della meta ed in cui il traguardo non è mai un luogo, talvolta, ho imparato, conviene fidarsi ed affidarsi.