Si chiama “You” il nuovo singolo di Roberta Gentile, nomen omen di una voce dall’animo buono, un sound che abbraccia le coscienze di tutti, supportando, attraverso una raccolta fondi, gli ospedali della nostra terra, i più deboli e, soprattutto, chi ha perso i propri cari.

Nel ricordo commosso del compianto Vincenzo Sinisi.

Ciao Roberta, quanto di autobiografico c’è nel testo del tuo ultimo singolo ‘You’?

Questo pezzo è totalmente autobiografico, quando scrivo racconto sempre qualcosa che ho vissuto o mi riguarda in prima persona. È la prima volta che scrivo un pezzo con la chitarra: non sono una chitarrista, conosco pochi accordi, e in questo periodo di quarantena ho avuto il tempo di metterne insieme alcuni al meglio e completare ‘You’ che avevo in testa da un po’ di tempo.

Disponibile dal 24 aprile su iTunes, Amazon e Spotify, il tuo brano fungerà da crowdfunding per aiutare gli ospedali di Andria e Bisceglie. Da dove nasce l’idea di sostenere la protezione civile della Regione Puglia per l’emergenza Covid19?

Questa situazione drammatica che ha colpito l’Italia e il mondo intero ci ha costretti a cambiare radicalmente le nostre vite, ha stravolto tutti i nostri programmi e ci costringe a non rivedere le persone care per molto tempo …e tutto il resto dei problemi che conoscete benissimo.

Con la pesantezza di ogni giorno, però, ogni mattina penso a quanto sia fortunata nel sapere che tutta la mia famiglia e tutte le persone che amo sono al sicuro e in salute, invece c’è chi ogni giorno deve lottare per gli altri, per se stesso, rischiando la propria Vita e molti purtroppo la perdono ogni giorno ad oggi siamo a circa di 30 mila …è davvero un momento storico importante, ecco! Grazie al mio produttore Bluey, e a tutto il team di persone che hanno lavorato per l’uscita di questo pezzo, da diverse parti d’Europa, abbiamo creato un modo per dare il nostro contributo, con l’unica cosa che abbiamo, la Musica! Acquistando questo brano si sosterrà la Protezione Civile della Regione Puglia, della mia Terra, in particolare per l’ospedale di Andria, la mia città …Spero che con la sensibilità di ogni persona che sosterrà il progetto potremo aiutare qualche vita e ad avere ancora tanta speranza per il futuro!

A microfoni spenti ci hai confessato di dedicare la canzone al compianto Vincenzo Sinisi. Come mai questa scelta?

Conoscevo Vincenzo Sinisi in quanto padre di un mio carissimo amico, con il quale ho condiviso i banchi di scuola ai tempi del liceo. Ricordo quei tempi con il sorriso sul volto, ho legato molto con un gruppo di compagni e siamo tuttora ancora uniti, sebbene ognuno abbia preso la propria strada. Si era creata una sorta di famiglia allargata insomma, per i momenti di studio e crescita insieme, questo progetto è dedicato a Vincenzo, per non dimenticare, per motivarci a credere nella vita e viverla al meglio, a dare valore a tutto ciò che abbiamo e riuscire a dare un po’ di speranza a chi potrebbe perdere tutto nella propria lotta contro il Covid.

Per chi come te è abituato a confrontarsi con plateau di tutto rispetto, quanto è difficile gestire a distanza il rapporto col pubblico?

Devo dire che mi manca molto il palco …e mi sembra incredibile dover pensare che per un periodo lungo un anno o chi lo sa, non sarà possibile fare dei live! Però siamo nella situazione in cui passa tutto in secondo piano di fronte alla morte. Dovrebbero esserci dei modi per salvaguardare il mondo dell’Arte, della Musica, del Teatro, ma allo stato non sembra interessare molto (ma questa è un’altra storia). L’unico pubblico che rimane è quello On-Line, tra video, dirette ecc., il pubblico fedele è sempre lì!

Progetti futuri?

Vi racconto con tanto dispiacere che il mese prossimo sarebbe dovuto finalmente uscire il mio Album inedito ‘Bring It On’ prodotto dal Leader della band INCOGNITO, Bluey Maunick, ma la quarantena ci ha bloccato per le ultime rifiniture prima della pubblicazione. Nel frattempo sto scrivendo il secondo album, questa volta in italiano. Tra i miei progetti in questo periodo di ‘pausa’ che mi attende prima che tutto riparta e ritorni come prima, c’è lo studio della chitarra, dedicarmi ad affrontare i miei ‘blocchi’ e le mie paure, godermi la mia terra e la mia famiglia e ricostruire quelle parti di me che non ho mai avuto il tempo di curare. Grazie Odysseo per avermi intervistata, grazie a chi ci segue e ricordatevi ‘Aiutateci ad Aiutare’! Donate un po’ di voi per salvare la vita a qualcuno! E come dice il mio papà acquisito, Bluey: “Beyond color, beyond creed, we are one nation, under the groove! Oltre il colore, oltre il credo, siamo un’unica nazione! Sotto il groove” <3 Peace!


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