«Sii sempre, in ogni circostanza e di fronte a tutti, un uomo libero e pur di esserlo sii pronto a pagare qualsiasi prezzo»

(Sandro Pertini)

È il momento della concentrazione sull’evento degli eventi.

È il momento della Pasqua.

Certo lo è per i cristiani credenti, certo lo è per qualsiasi non credente.

Non credo esista un solo essere umano che non abbia avuto accesso alla parola ed al suo significato.

E allora mi sento in una posizione di giusto minus, quella in cui non servono le mie penne per qualcosa che si ripete da 2023 anni almeno.

Di utile, invece, c’è la concentrazione.

L’uso dell’intelligenza, il moto del cuore.

Da innocenti si muore ogni giorno.

Da innocenti in sequela Christi anche.

Come i rivoluzionari forti, come coloro che credono in tutto ciò che fanno, come i coriacei che alla fine, da carneficine nemmeno facilmente visibili, vengono messi in croce sul monte dell’immondizia e come immondizia respirano.

Dunque, è questo.

Che ognuno sappia di non essere immondizia, di non essere serie B, di non essere ombra, di non essere mai la seconda scelta, di non essere muto.

Ad ognuno un posto al sole.

Spazio alla voce, spazio alla persona, spazio all’individuo, spazio alla Salvezza.

Spazio all’esempio di Gesù Cristo e al suo esercito di anime da sempre pronte a tutto, solo per difenderci.

“Siamo sostanza che non può sparire”.

Ciascuno di noi lo è. Ora e per sempre, nei secoli dei secoli.

Amen.


FonteFoto di Martino Pietropoli su Unsplash
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Sono una frase, un verso, più raramente una cifra, che letta al contrario mantiene inalterato il suo significato. Un palindromo. Un’acca, quella che fondamentalmente è muta, si fa i fatti suoi, ma ha questa strana caratteristica di cambiare il suono alle parole; il fatto che ci sia o meno, a volte fa la differenza e quindi bisogna imparare ad usarla. Mi presento: Myriam Acca Massarelli, laureata in scienze religiose, insegnante di religione cattolica, pugliese trapiantata da pochissimo nel più profondo nord, quello da cui anche Aosta è distante, ma verso sud. In cammino, alla ricerca, non sempre serenamente, più spesso ardentemente. Assetata, ogni tanto in sosta, osservatrice deformata, incapace di dare nulla per scontato, intollerante alle regole, da sempre esausta delle formule. Non possiedo verità, non dico bugie ed ho un’idea di fondo: nonostante tutto, sempre, può valerne la pena. Ed in quel percorso, in cui il viaggio vale un milione di volte più della meta ed in cui il traguardo non è mai un luogo, talvolta, ho imparato, conviene fidarsi ed affidarsi.