Impressioni del Prof. Francesco Suriano sul Castel Del Monte, patrimonio mondiale dell’UNESCO

Impressioni del Prof. Francesco Suriano sul Castel Del Monte, patrimonio mondiale dell’UNESCO

Lo scorso maggio, nella Sala consiliare del Comune di Andria, si sono celebrati i primi 20 anni (1996 – 2016) di Castel del Monte quale patrimonio dell‘UNESCO.

Vi hanno partecipato: la Regione Puglia con il consigliere regionale notaio Sabino Zinni, in sostituzione del Governatore Michele Emiliano; la Sovrintendenza ai beni culturali e paesaggistici della Regione Puglia con il dott. Alfredo De Blase, neo direttore del polo museale Canosa di Puglia – Castel del Monte; la Diocesi di Andria con don Gianni Massaro, vicario generale del neovescovo, Monsignor Don Luigi Mansi, il Comune di Andria con il suo Sindaco, avv. Nicola Giorgino; la Provincia Barletta Andria Trani con il Centro di ricerche della Fondazione “Lorenzo Bonomo”; il Parco Nazionale dell’ Alta Murgia con il suo Vicepresidente Cesare Troia; la Puglia Imperiale con il dott. Alessandro Buongiorno; il G.A.L. Le Città di Castel del Monte, con il suo direttore tecnico Avv. Paolo De Leonardis; la PRO LOCO di Andria con il suo Vicepresidente Michele Guida; le Strade del vino e dell’ olio, la sezione UNESCO di Andria con il suo Presidente, ing. Giovanni Di Bari, promotore e organizzatore della tavola rotonda. Ospite d’onore l’emerito preside prof. Francesco Suriano, il maggior sostenitore, quattro lustri fa, della causa dell’alto riconoscimento di Castel del Monte.

Lo abbiamo avvicinato, cercando di raccogliere le sue considerazioni. Eccole: «Troppe istituzioni. Troppi enti pubblici e privati. Troppo pochi i risultati conseguiti in questi primi venti anni! Durante la tavola rotonda, lo si è detto e ripetuto continuamente e lo si vede! Nessuno dei convenuti ha avuto il coraggio di dichiarare apertamente il fallimento totale della politica nei riguardi del magnifico Castello Federiciano. Invece tutti hanno auspicato di proseguire (per altri venti anni?) con lo stesso ritmo e lo stesso andamento. Ciò detto, in questa breve disamina, vorrei suggerire un contributo modestissimo, per oggi e per domani. Occorre sistemare urgentemente la segnaletica stradale nel nostro territorio a partire dal casello autostradale Andria – Barletta e della SS. 231 in direzione Castel del Monte. Segnaletica stradale molto scarna e carente. Segnaletica stradale almeno in quattro lingue: italiano, inglese, tedesco e francese. Segnaletica stradale che permetta a tutti, italiani e non, di orientarsi facilmente e raggiungere Castel del Monte. Ancora oggi, nella nostra Città, assistiamo, quotidianamente, allo spettacolo di cittadini che aiutano i turisti disorientati accompagnandoli fino al bivio di Viale Togliatti e Viale Pietro Nenni per prendere la SS 170 che conduce al bel maniero Federiciano. Per essere patrimonio mondiale dell‘UNESCO già questo ci rende ignoranti e ridicoli agli occhi del mondo intero!»

Una fiaba non può piantare le proprie radici su sterili basi di ipocrisia e cattiva amministrazione, una favola deve appropriarsi della propria leggenda per farsi storia attraverso antichi costumi e indistruttibili simboli. Se così non fosse, si rischierebbe di sgretolare e vanificare un lavoro di secoli, sotterrando e demolendo un Castello di sabbia, anzi, di… rabbia!