Riponi ogni speranza in una donna,
le affidi a piene mani il tuo riuscire,
t’appoggi a guisa d’arco su colonna…
eppure, in fondo al cor, par di sentire
mancanza di qualcosa indefinita
difficile a spiegar col solo dire.
Rincorri quel mestier tutta una vita:
raggiuntolo, t’accorgi, disilluso,
che ancora non hai vinto la partita…
e come quando in sogno hai arso il muso:
t’abbeveri con foga alla bottiglia
eppur di tanto ber non sei mai uso,
tale è la sete che ancora il core piglia
quando tagliato il traguardo ‘sì agognato,
realizzi che hai da far cent’altre miglia!
Non darti pena: è solo il risultato
d’aver scambiato Dio con la creatura,
ma solo Uno, placar può il tuo palato.
Continua, dunque, e non aver paura
di darti tutto a quella donna e a quel lavoro,
seppur lo darti a volte è alquanto dura;
ma fatto fosti, sappi, tu, per l’Oro
e loro, sono argento in questa vita…
il capo cinto infine avrai d’alloro
se questo impresso avrai sulle tue dita.
Ascolta “Beata inquietude” interpretata dall’autore Giuseppe Porro