Se vince quello del popolo dei bar, quello

con la voce forte, quello che lui

sa tutto, tutto ha compreso e tutto

promesso di sistemare, di acconciare, di

provvedere, quello della provvidenza dei bar,

quello che un giorno ti ritrovi in guerra

con la Francia, quello che scatena le armate

contro la Germania, quello del tifo, dello stadio,

quello che poi ti ritrovi i pulcinella sui giornali,

gli arlecchini mascherati da statisti, le macchiette

che sono solo macchinette  brave a sputare gaffes

e risentimento e vuoto spinto, tanti

alberti sordi al meglio della rappresentazione,

quelli del bar che ci spingono all’abisso,

quelli del bar che le sparano più grosse, quelli

però coi muscoli, le idee chiare, con il loro

bravo gregge di muscolosi, di palestrati delle idee,

quelli che hanno capito tutto, quelli che è meglio dargliele

le armi, quelli che: è meglio se affogano nel mare,

che il mare è un cimitero silenzioso e non ci sono

sensi di colpa tra le onde, quelli dei bar

con le divise, quelli che prima i coleotteri,

e gli scarafaggi siano messi a morte in nome

del popolo dei bar, quelli che spaccano tutto,

quelli che niente libri, che la vera, la tosta

università della vita è la strada, nella lotta,

nello starnazzare al complotto, nell’abbaiare

alle nuvole e ai pericoli della saggezza e delle competenze,

quelli che un giorno saranno messi a morte,

appesi a testa in giù, dal popolo dei bar.


Fontehttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/6/61/Al_bar_dello_sport_film_1983_banfi_cal%C3%A0.JPG
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Paolo Polvani è nato nel 1951 a Barletta, dove vive. Ha pubblicato i seguenti libri di poesia: Nuvole balene, ediz. Antico mercato saraceno, Treviso 1998; La via del pane, ediz.Oceano, Sanremo 1999; Alfabeto delle pietre, ediz. La fenice, Senigallia, 1999; Trasporti urbani, ediz. Altrimedia, Matera 2006; Compagni di viaggio, ediz. Fonema, Perugia 2009; Gli anni delle donne, e-book, edizioni del Calatino, 2012. Un inventario della luce, ediz. Helicon 2013. Cucine abitabili, Mreditori, 2014 Una fame chiara, edizioni Terra d’ulivi, 2014. Sue poesie sono state pubblicate da numerose riviste, tra cui: Anterem, Steve, L’immaginazione, Il filo rosso, La Vallisa, Portofranco, La corte, L’area di Broca, Le voci della luna, Offerta speciale, Quinta generazione, L’ortica; e su numerosi blog, tra cui: Carte sensibili, WSF, Fili d’aquilone, Poiein, Corrente improvvisa, La presenza di Erato, Poliscritture, La bella poesia. E’ presente in molte antologie, tra cui: Dentro il mutamento, edito dalla casa editrice Fermenti nel 2011 e in varie antologie tematiche, tra cui Il ricatto del pane, ed. CFR, Rapa nui, ed. CFr, e 100 mila poeti per il cambiamento, Albeggi editore. Ha vinto diversi premi di poesie. E’ tra i fondatori e redattori della rivista on line Versante ripido, che pubblica alcuni tra i poeti più interessanti del panorama letterario italiano e internazionale. Fa parte dell’associazione Autorieditori che promuove la pubblicazione e la diffusione della poesia.

2 COMMENTI

  1. Quelli che non sanno più ascoltare
    Quelli che meglio prostitute e spacciatori in Italia, che aiutati nella loro terra violentata dall’occidente esportare di democrazia ipocrita
    Quelli che non vogliono più guardare col cuore
    Perché essere “contro” coi soldi in tasca è troppo figo… anche a 60 anni
    Quelli che parlano di umanità e amore, ma sono specializzati nel crearsi un nemico
    Quelli che cantano la diversità, ma che non sanno veramente accettarla
    Quelli che confondono l’egoismo e la cattiveria dell’uomo contemporaneo, con il fascismo degli anni ’40
    Perché nutritosi di antifascismo e romanticismo politicizzato degli anni passati, non sono capaci di leggere, vivere e accettare la bellezza del presente
    Quelli che, infine, seduti sulla “Poltrona” eredita da un mondo che fu, scalciano contro i più giovani e più deboli.
    Quelli che devono avere il coraggio di cambiare, perché le loro idee non camineranno più sulle gambe delle giovani generazioni.

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