Amor mi stanzia e freme dentro al petto
Nell’accordarsi dentro l’infinito
Poi tra gli spazi aperti spicca il volo
Vagando per cercare un cuore aperto.

Fuggevole e distante questa imago
Che quasi pare un’ombra fantasiosa
La seguo tra le stelle luminose
Sopra la scia di comete in corsa.

Mi perdo e, stranamente, mi ritrovo
In uno stato alieno tra le mura
Poiché mi sveglio sopra un bel divano

E guardo ad occhi stanchi la finestra
Col sole, da ponente, ormai calante
Che porta seco l’ombra che inseguivo.

01/09/2024


FontePhotocredits: Antonio_canova,_amore_e_psiche_louvre_02
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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.

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