Indossare una divisa genera maggiore ordine e favorisce anche il senso di appartenenza. Il Consiglio d’Istituto ha deliberato di adottare una divisa anche per gli alunni della scuola Scuola Secondaria di 1° grado “P.N. Vaccina”, evitando il grembiule blu e scegliendo capi di abbigliamento già frequentemente utilizzati dai ragazzi. L’obiettivo è eliminare le differenze visibili tra gli studenti legate al loro status economico, creando un ambiente più equo e riducendo la possibilità di discriminazione basata sull’abbigliamento. A spiegarcelo è la dirigente Francesca Attimonelli.

Da dove nasce l’idea di introdurre una “divisa” per gli alunni della P.N. Vaccina – Scuola Secondaria di 1 grado?

La Scuola Secondaria di 1° grado “P.N. Vaccina” dal 1° settembre 2024 fa parte dell’Istituto Comprensivo “P.N. Vaccina – G. Lotti – Della Vittoria”. Gli alunni della scuola dell’infanzia “G.Lotti” e della scuola primaria “Della Vittoria” da tempo utilizzano una divisa indicata dalla scuola per le attività scolastiche, differenziandola anche in base alle condizioni metereologiche e alle attività da svolgere (ad esempio nei mesi più caldi e in palestra).

Indossare una divisa genera maggiore ordine e favorisce anche il senso di appartenenza. Il Consiglio d’Istituto ha deliberato di adottare una divisa anche per gli alunni della scuola secondaria, evitando il grembiule blu e scegliendo capi di abbigliamento già frequentemente utilizzati dai ragazzi.

Quali sono le motivazioni alla base di questa scelta?

Diverse le motivazioni alla base di questa scelta:

– eliminare le differenze visibili tra gli studenti legate al loro status economico, creando un ambiente più equo e riducendo la possibilità di discriminazione basata sull’abbigliamentoed evitando gli eccessi di moda;

– focalizzarsi maggiormente sull’apprendimento e meno sull’aspetto esteriore o sulle tendenze della moda;

– rafforzare il senso di comunità e di identità scolastica;

– semplificare la routine quotidiana e risparmiare tempo al mattino non dovendo scegliere cosa indossare ogni giorno;

– educare al rispetto delle regole anche abituandosi a comportamenti che richiedono ordine e rispetto, che sono utili pure nella vita da adulti;

– favorire l’identificazione degli studenti all’interno e all’esterno della scuola, specialmente durante le uscite scolastiche e le situazioni di emergenza.

Cosa risponde a chi ne contesta tempistiche e modalità d’attuazione?

Il Consiglio di Istituto ha deliberato in data 18 dicembre e, subito dopo la sospensione delle attività per le festività natalizie, è stata emanata una circolare esplicativa.

Le famiglie hanno avuto oltre 40 giorni di tempo per organizzarsi e sono state libere di scegliere dove e come comprare.

Del resto la felpa nera e le maglie di colore nero o bianco sono tra i capi di abbigliamento più comuni tra i nostri ragazzi.

In che modo si potrebbero ammortizzare i costi di una così nobile finalità?

La possibilità di scegliere il posto dove acquistare ha consentito alle famiglie di organizzarsi secondo le proprie necessità.

Da qualche giorno tutti i nostri alunni, anche i più grandi, indossano la divisa con tranquillità ogni giorno a scuola. Non si registrano problemi al riguardo.


FontePhotocredits: Paolo Farina
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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.

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