Attentato alla Democrazia

Un cecchino, un colpo, un morto ed un ferito. Se poi quel ferito è Donald Trump si fa la Storia. Un orecchio trapassato dal proiettile dell’odio, forse dagli eccessi che lo stesso tycoon divulga con disprezzo per la diversità e per la democrazia.

Perché il rischio, in effetti, è che la democrazia prenda parola attraverso le cattive azioni, e che quella Storia la si faccia completamente inesperti ed incuranti del passato, di chi ha dato la vita per la libertà, per l’uguaglianza, per l’integrità morale appartenuta a JFK e sperperata durante tutte le guerre di conquista per esportare (credici!) quella stessa democrazia il cui olezzo sa di petroldollari.

L’ottundimento di Biden non metterà, ahinoi, certo in pericolo la rielezione di Donald, per buona pace della pornostar Stormy Daniels, ma il pugno alzato è un segno di pugnace resistenza, di certo non pare un tentativo di smorzare i toni, almeno fino al prossimo confronto elettorale, scongiurando l’ipotesi, per fortuna, che a sfidarsi siano …due morti viventi!

E un’altra cosa: Trump è vivo, e viva Dio, ma un pompiere è rimasto vittima, ha protetto la sua famiglia con il suo corpo. Si chiamava Corey Comperatore ed era di origini calabrese. Ricordare il suo nome, è il minimo che si possa fare.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.