L’esperienza del campo scuola per i giovani del “Ss. Sacramento” di Andria
Libertà: parola magica, difficile da mettere in pratica, che non si ferma mai, che ha mille rughe, ma è sempre giovane, che ha cicatrici e se ti tocca, ti guarirà, così canta Jovanotti in “Viva la libertà”. Libertà, una parola che porta dietro di sé anni di guerra, lotte, manifestazioni, un insieme di lettere che racchiudono un mondo, tutto da scoprire, dove tutto è da imparare, una parola che richiede scelte importanti.
È infatti proprio questo il tema del campo scuola a cui hanno partecipato i giovanissimi della parrocchia del Ss. Sacramento, di Andria, dal 21 al 28 luglio, nella meravigliosa terra umbra.
Ogni giorno noi ragazzi effettuiamo una scelta, dalla più semplice alla più complessa: effettuare delle scelte significa sentirsi liberi di decidere ciò che per noi è giusto, ciò che può renderci felice o può servirci di più nella vita. L’uomo crede di volere la libertà, ma in realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni e le decisioni comportano rischi (Erich Fromm).
Dammi un cuore che ascolta, ecco l’hashtag principale del nostro campo che ha voluto focalizzare l’attenzione sull’attitudine a mettersi in ascolto della parola di Dio. La libertà vera è per coloro che si mettono in ricerca, oltre che essere un dono di Dio. E per noi ragazzi è stato proprio così, partecipare a questo campo è stata una continuazione del percorso formativo effettuato durante l’anno, ma anche un momento per fermarci a riflettere sulla nostra vita, dono di Dio.
Durante questa settimana siamo stati guidati non solo da don Alessandro e gli educatori, ma anche da alcune testimonianze come quella di fra’ Gianfranco, fra’ Nicola, fra’ Emanuele e suor Marta, incontrati ad Assisi, che ci hanno fatto comprendere concretamente, attraverso il racconto della loro esperienza di vita, che per rimanere uomini liberi bisogna vivere nella Verità e per questo li ringraziamo fortemente.
Al termine di questa esperienza don Alessandro Chieppa, viceparroco del Ss. Sacramento, ha commentato: “La scelta di una trentina di giovanissimi di vivere il campo scuola, nel 2018, è la più bella contro risposta alla scelleratezza di persone che hanno solo vuoto e rabbia nel cuore, per non avere ancora avuto l’opportunità di scoprire che solo con Cristo la vita è piena e bella”.
Buon cammino di libertà a voi tutti!
Sono certo che un seme è stato piantato in questi ragazzi, esperienze simili (e tematiche simili) restano nel fondo dell’anima dei giovani, anche quando, qualora, questi prendano “altre strade” nel corso della vita.
Educare accogliendo e apprezzando i giovani e i giovanissimi è l’unica formula vincente per farne uomini liberi.
Meno male che vi sono tanti giovani e giovanissimi, che sorprendono per la loro profondità e sensibilità su problematiche come la Libertà, la Fede e la solidarietà, dove noi adulti abbiamo tanto da imparare, iniziando a evitare di dare cattivo esempio e non buoni consigli prendendo spunto, da quanto il grande De Andre poeticamente cantava in Bocca di Rosa “ .….si sa che la gente da buoni consigli se non può più dare cattivo esempio …….. “.