
Sulle tracce di Ernesto De Martino in una lezione sulla vita magico-religiosa delle regioni del Sud
Lo sguardo dell’invidioso (onde il nome malocchio) cade sulla vittima; talvolta l’invidia passa attraverso un complimento e l’affascino si realizza con un apprezzamento. L’affascinato non riesce più a smettere di sbadigliare e nei casi più gravi prova un senso di disagio generale: un forte e persistente mal di testa, nausea e dolori di stomaco i sintomi più frequenti.
A nulla vale un analgesico. Per porvi rimedio si deve ricorre a uno “sfascino”, affidato a rigorosamente a un’esperta. Un rituale metodico e segreto, un affascinante connubio tra superstizione e religione, da tempi indefinibili trasmesso generalmente per linea femminile in punto di morte, o svelato nelle feste comandate.
Ma gli affascini sono solo uno degli aspetti della vita magico-religiosa delle regioni del Sud Italia, indagati a partire dagli studi di Ernesto De Martino (Napoli 1908-Roma 1965 ) che per primo conferì interpretazione storicista del fenomeno (basandosi sull’osservazione diretta e sul supporto di un’équipe i lavoro multidisciplinare).
A pochi giorni dalla festa dell’occulto, l’Associazione culturale Hic Locus Est propone un’occasione di riflessione su alcuni avvincenti temi etnografici del Sud Italia tra riti antichi e pratiche moderne. A parlarne è la Prof.ssa Anna Maria Tripputi, ricercatrice e docente di Storia delle tradizioni popolari presso l’Università degli Studi di Bari.
La lezione si terrà sabato 29 ottobre 2016 a Matera, presso il teatro Piccolo Duni, via XX Settembre, ore 18.00. Durante l’incontro sarà presentato il calendario dei Seminari specialistici di Storia dell’Arte per la stagione 2016-17. Ingresso libero.