L’appuntamento è fissato per il prossimo 31 marzo, alle ore 18, presso il Chiostro San Francesco di Andria. “Parliamo di…Mobilità Sostenibile” è, infatti, un evento, patrocinato dal Comune di Andria, dalla Pgs Don Bosco e da Andria Multiservice, che ha come obiettivo quello di portare la cittadinanza alla consapevolezza dei benefici generati dalla mobilità sostenibile, appunto. Promotrice del meeting è l’associazione Urban Mobility, nella figura del suo presidente Antonio Leonetti a cui abbiamo rivolto qualche domanda.

Ciao, Antonio. Rispetto alla nostra ultima chiacchierata, quanto è cresciuta, in termini di risorse umane e progettuali, la famiglia di Urban Mobility?

Urban Mobility è un contenitore qualitativo per cui riteniamo importante facilitare le relazioni tra i diversi stakeholders. Per esempio, per molte aziende è attualmente necessario redigere ed applicare il Piano Spostamenti Casa Lavoro, prodotto grazie alla consulenza di un Mobility manager. Questa figura, obbligatoria per le aziende con più di 100 dipendenti, contribuisce alla generazione di valore dell’azienda applicando il concetto di sostenibilità e, lavorando in sinergia con l’amministrazione aziendale, può contribuire alla rivalutazione delle attività dell’impresa e rivalorizzare il brand.

Urban Mobility è un’associazione nata da appena due mesi, noi pensiamo sia importante procedere per piccoli passi, quindi poche attività, ma ben realizzate.

A cosa è finalizzato l’incontro in programma il prossimo 31 marzo, alle ore 18, presso il Chiostro San Francesco di Andria?

L’obiettivo del convegno di venerdì 31 è quello di “parlare di Mobilità sostenibile” coinvolgendo la nostra comunità di cittadini ed imprenditori. La mobilità è un’opportunità sia ambientale sia sociale ed è commutabile in opportunità economica.

Urban Mobility vuole rendere tangibile il concetto di mobilità sostenibile presentando al territorio le opportunità oggettive generate dal cambio di stile di vita. Solo in questo modo, portando la mobilità sostenibile dal concetto alla realtà, la cittadinanza potrà concepire i veri benefici generati.

Oltre ai rappresentanti istituzionali Giovanni Vurchio e Pasquale Colasuonno, tra gli invitati figurano personalità di spicco quali Nico Capogna (CEO di PinBike), Lorenzo Bertuccio (Presidente di Euromobility), Domenico Romaniello (Consulente Sisplan) e Alessandro Caldarone (Referente di Andria Innova). Quanto diventa importante per la sostenibilità ambientale l’interazione fra più Comuni?

Permettimi di ringraziare i relatori che parteciperanno al convegno, quindi un mio saluto personale all’assessore Colasuonno che si è impegnato in prima persona alla redazione del PUMS, in collaborazione con l’ing. Gianfranco Cannone. Per noi è un privilegio assoluto avere il Presidente del Consiglio Comunale che provvederà al saluto istituzionale del convegno mettendo in prima persona l’impegno delle istituzioni.

Voglio però ringraziare personalmente a nome dell’associazione gli interlocutori tecnici dell’incontro, l’ing. Bertuccio Presidente della riconosciutissima associazione EuroMobility con sede a Roma, ci presenterà il Mobility Management e il ruolo del mobility manager; l’ing. Romaniello, consulente del noto studio di ingegneria Sisplan che giungerà da Milano per raccontarci alcuni dettagli del PUMS; il socio fondatore di Pin Bike il dott. Nico Capogna che con la sua piattaforma incoraggia ed incentiva i comuni all’utilizzo della biciletta attraverso la premialità. Ringrazio la partecipazione del dott. Caldarone, referente dall’associazione Andria Innova, nata per promuovere nel nostro territorio le comunità energetiche.

Abbiamo composto un tavolo veramente importante.

Tornando alla tua domanda, è insito nel significato di Mobilità e quindi di spostamento l’interazione tra località diverse. Un servizio efficiente di Trasporto Pubblico Locale potrebbe togliere dalla strada fino a 50 auto per ogni autobus; se moltiplicassimo questo numero per un’elevata efficienza dei servizi avremmo strade quasi prive di automobili private a vantaggio dell’ambiente e del costo degli spostamenti. Non stiamo adottando qualcosa di estremamente nuovo, stiamo semplicemente chiedendo di cambiare alcuni modus operandi e stili di vita della nostra quotidianità. Purtroppo, il nostro territorio è ancora privo di quelle infrastrutture che ben incentiverebbero questo cambio di stile di vita. Nella nostra città sembra difficile realizzare una rete efficace di piste ciclabili, spesso l’amministrazione si presenta con un blocco dalla poco nota origine.

In questo senso, gli obiettivi internazionali climatici, come ad esempio il “Fit for 55” o il target dei combustibili sintetici, sono applicabili nel nostro piccolo senza inficiarne il comparto economico e occupazionale?

Gli obiettivi internazionali prima di essere adottati a livello territoriale, vengono applicati a livello nazionale indicando i criteri e gli strumenti da utilizzare a livello territoriale. Questo accade per tutte le politiche internazionali, non solo nello specifico ambientale.

La maggior parte della cittadinanza e del territorio metabolizza rapidamente queste nuove indicazioni ed adotta le politiche economiche conseguenti date dalla competizione dei mercati.

Il comparto economico ed occupazionale può beneficiare di alcune azioni, ad esempio attraverso l’implementazione dell’autoconsumo (la produzione di energia elettrica fotovoltaica) che il dott. Caldarone ci presenterà, si potrà avvantaggiare l’utilizzo di mezzi elettrici. Oppure, la produzione di combustibili bio attraverso gli scarti del comparto agricolo produce il bio-metano da utilizzare sia nel trasporto sia per scopi industriali. Le opportunità sono tante e molte aziende del territorio hanno già adottato le nuove tecnologie.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.