Il paradosso del cristianesimo passa attraverso un travaglio, portato a compimento da Maria

 

Il Mistero dell’Incarnazione narrato dai “pastori” gente poco raccomandabile, soggetti da evitare sono i primi destinatari dell’annuncio, del Dio con Noi. Il Dio-con-noi per annunciarsi sceglie poveri, esclusi, condannati, malvisti si perché la bella notizia, per diffondersi ha bisogno di annunciatori meravigliati, che non hanno archetipi e paure per accogliere e incontrare l’altro/a.

Il Natale per i cristiani, è un incontro. Ogni giorno dovrebbe essere Natale per i cristiani. Il Verbo fattosi carne per l’umanità ha incontrato tutti non ha escluso nessuno dalla sua vista: uomini, donne, bambini, ricchi, indigenti, pubblicani, prostitute, giudei, samaritani, stranieri, intellettuali, sacerdoti, farisei, soldati, credenti, pagani. Il Dio con Noi e accanto a Noi si è fermato in ogni luogo, pur di incontrarsi con l’altro: in casa, per strada, in campagna, sul monte, sul mare, in luoghi pubblici, al Tempio, ecc…

Per farci comprendere che dall’incontro con l’altro/a si esce più fecondi e ricchi si ferma con la donna cananea, la donna delle briciole. Gesù si meraviglia per la sua fede. “Donna grande è la tua fede”. La fede di una donna straniera. Noi pensiamo che gli incontri con Gesù sono a senso unico, ma non è così, siamo davanti ad un incontro che trasforma anche Gesù. (cfr Vangelo secondo Matteo 15, 21-28). Il primo a salire in cielo, con il Cristo, è un delinquente crocifisso con lui. (cfr. Vangelo secondo Luca 23, 39-43). La lista degli incontri, ‘sgradevoli’, potrebbe continuare.

L’incarnazione di Dio nella storia, è un evento quotidiano e repentino, che attraversa le esistenze e le sconvolge nelle viscere, le cambia, le trasfigura. Dio assumendo la natura umana si fa così prossimo a noi, per amarci nella nostra carne, nella nostra debolezza, nella nostra fragilità. Dio al contrario dell’uomo non è resistente, ma è così vulnerabile da lasciarsi poi crocifiggere.

Il paradosso del cristianesimo passa attraverso un travaglio, portato a compimento da Maria, è chiamato Gesù, il Cristo, il Dio dell’Amore, che non conosce limiti e misure e si dona all’umanità.

C’è davvero da stupirsi: il Signore raccoglie l’umanità nella sua povertà qualunque essa sia e ri-dona forza e fiducia. Tanti sono convinti che Dio non ci sia, che sia il grande assente nella nostra storia o nell’oggi. Tanti addossano a lui responsabilità che invece sono di uomini e donne, che fanno del potere il loro idolo. La violenza e l’indifferenza, l’ingiustizia e l’ingordigia non sono segni dell’assenza di Dio, ma effetti delle scelte dell’uomo e della donna che hanno sostituito Dio con il potere, il dominio e il denaro.

Buon Incontro e buon Natale.


Fontehttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0e/Fra_Angelico_-_The_Annunciation_-_WGA00555.jpg
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So che tutto ha un senso. Nulla succede per caso. Tutto è dono. L'umanità è meravigliosa ne sono profondamente innamorato. Ciò che mi spaventa e mi scandalizza, non è la debolezza umana, i suoi limiti o i suoi peccati, ma la disumanità. Quando l'essere umano diventa disumano non è capace di provare pietà, compassione, condivisione, solidarietà.... diventa indifferente e l'indifferenza è un mostro che annienta tutto e tutti. Sono solo un uomo preso tra gli uomini, un sacerdote. Cerco di vivere per ridare dignità e giustizia a me stesso e ai miei fratelli, non importa quale sia il colore della loro pelle, la loro fede, la loro cultura. Credo fortemente che non si dia pace senza giustizia, ma anche che non c'è verità se non nell'amore: ed è questa la mia speranza.