A tu per tu con Enrico, voce e chitarra dei Nuggets, a pochi giorni dall’uscita di “Fuori dal gregge”

A pochi giorni dalla pubblicazione del loro primo videoclip “Fuori dal gregge”, i Nuggets ci offrono una panoramica dello stile musicale che intendono portare avanti. La dovizia di particolari con cui Claudio De Vita (voce e basso), Miky Montaruli (batteria e percussioni), Francesco Chico (voce e chitarra solista) ed Enrico Di Noia (voce e chitarra ritmica) ci raccontano la passione che li muove, lascia intravedere una strada per la band sicuramente ricca di visualizzazioni e, soprattutto, soddisfazioni, entusiasmo che traspare anche dalle parole di Enrico, dai microfoni del palco a quelli di Odysseo.

Ciao Enrico, come e perché nascono i “Nuggets”?

Il gruppo si forma, sostanzialmente, come progetto di Cover band prevalentemente blues e rock’n’roll unendo quattro ragazzi che già si conoscevano.

Attivo dal dicembre 2015, il vostro gruppo pare assorbire sonorità strumentali, fra gli altri, di artisti quali Eric Clapton, Robert Johnson e Chuck Berry. Cosa spinge quattro giovanissimi ragazzi ad abbracciare influenze di un’epoca non propriamente moderna?

Le influenze di questi artisti derivano prevalentemente da un attaccamento a certi generi di Claudio De Vita e Francesco Chic,o andati poi evolvendosi grazie alle contaminazioni degli altri due membri. Comunque tutti e quattro preferiamo, almeno nel suonare, generi meno moderni, seppur non interpretati in modo troppo classico.

Proprio attraverso un mix di classico e innovativo, i vostri testi sfiorano l’attualità con messaggi caustici dalla forte denuncia sociale. L’ultimo singolo “Fuori dal gregge” ne è lapalissiana dimostrazione. In che modo le nuove generazioni possono distaccarsi dalla massa per eccellere ed eccedere in forme artistiche che non prevedano l’abuso di alcool, sesso e droga?

Il nostro pezzo non vuole essere una denuncia al “degrado” della società odierna, anche perché non siamo assolutamente in grado di dare lezioni su come vivere una gioventù sana. Il consiglio che dà il brano è distaccarsi dalla massa, intesa come conformismo nel modo di pensar , che questo porti a uso di droghe o solo al semplice modo di vestire . Il pezzo dice “ognuno la sua filosofia o quel che sia” facendo ironia sull’assenza di veri ideali e dando invece interesse alle superficialità che caratterizzano questa generazione.

“Nuggets” vuol dire “pepite”, tesori andriesi da preservare. Cosa c’è ancora da scoprire nel vostro repertorio musicale?

Di sicuro non ci aspettavamo tanto riscontro positivo dalla popolazione, almeno quella coetanea, di questa città, che non ci sembrava aperta a certi generi o a certi progetti in generale. Parlando di cosa non abbiamo ancora esternato delle nostre influenze, c’è ancora molto da provare e sperimentare.

Progetti futuri?

È in fase conclusiva il lato B del singolo, che vedrà prevalere la nostra propensione blue , anche se non possiamo dare una data a questa uscita per offerte e proposte da valutare. Inoltre, come abbiamo già detto, per un EP bisognerà aspettare il 2018. Per quanto riguarda il nostro futuro, invece, possiamo assicurare che ci sentirete ancora per molto tempo poiché, volendo citare Guccini: “Abbiamo tante cose ancora da raccontare, per chi vuole ascoltare”.