Era primavera quando tra una passeggiata e una scampagnata verso il Castel del Monte si intravedevano alberi di ciliegio fioriti e si aspettava con ansia l’arrivo delle prime ciliegie verso fine maggio. Oggi quello che rimane sono confetture di cerase fatte dai nostri nonni!

Il termine cerase è un termine dialettale, usato comunemente dagli anziani, ma ha origine greca: pare proprio che Kèrasos prenda il nome dalla città di Cerasunte, da dove le ciliegie furono importate a Roma,  nel 72 a.C., secondo Plino il Vecchio, dal generale Lucullo ed ecco perché si dice anche che siano  frutti luculliani.

Dopo ore di pazienza tempo e fuoco per ottenere barattoli di confettura, come con qualsiasi alimento, si cerca di utilizzare e fare tesoro dagli scarti, persino, in questo caso, i nocciuoli e i peduncoli, infatti si  possono ottenere una grappa o un semplice liquore di noccioli di ciliegie.

Molti sono i benefici di questa drupa, oltre a essere gustose le ciliegie hanno ricevuto un occhio di riguardo in campo medico; sono ricche di minerali (magnesio potassio, rame e vitamina C) e antiossidanti,  indispensabili contro le malattie cardiovascolari oltre a essere ricche di glucosio e fruttosio: su 100g di ciliegie  le calorie sono circa 63.

Quello che molti non sanno è che le ciliegie contengono melatonina, un ormone che regola l’orologio biologico e induce al sonno. Tutte le ciliege contengono la melatonina, ma, in base alle varietà e al clima, questo ormone varia la sua percentuale. Secondo uno studio americano quelle che contengono una percentuale più alta si trovano in Nuova Zelanda.

La produzione di melatonina deriva dal coltivare l’albero delle ciliegie in una zona fortemente esposta al sole. I frutti, infatti, producono melatonina in risposta allo stress della radiazione solare per proteggersi: più sono scuri e più i loro tessuti si sono difesi dai raggi del sole e di conseguenza ricchi di melatonina.  Acquistare queste ciliegie per importare in Europa significa però avere un costo elevato. Come fare? O assumere integratori o, come rimedio naturale e semplice, mangiare qualche ciliegia in più!

Anche se ormai il tempo della raccolta delle ciliegie è già passato da qualche mese ci possiamo accontentare delle confetture, anche se a causa della cottura lenta e lunga questo principio benefico è si presente, ma con una percentuale più bassa rispetto a quella dei frutti appena raccolti.


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Sono Antonio Abruzzese e sono un giovane appassionato. Cucina, tradizione, filosofia, e ricerca sono i vocaboli che mi identificano. Sono un ragazzo genuino che ama la tradizione, e il sapere popolare. Un amante della bellezza e del gusto. Mi piacciono le cose e le persone che hanno un proprio carisma, un proprio sapore..non amo ciò che è insipido, inodore e incolore. Anzi sono affascinato dalla cromaticità, dal profumo degli alimenti, e dalla bellezza che ogni cosa porta in sé.. Di professione cuoco, ma di fatto un grande buongustaio!