Giustizie e ingiustizie assortite

Nord, Sud, oppure Oriente e Occidente, dove sorge e muore il sole, o, probabilmente, senza scomodare gli 883, dove sorge e muore la democrazia. Una democrazia cara, se si pensa ai 100 milioni di euro di buonuscita per Carlos Tavares, ceo di Stellantis, una democrazia reiterata, se parliamo della guerriglia siriana ad Aleppo, una democrazia copiosa, se assistiamo alla marcia di centinaia di soldati a Seul.

C’è chi, infatti, come John Elkann, viene convocato d’urgenza in Parlamento, ma si rifiuta di andarci; chi invece nel Parlamento coreano fa irruzione per chiedere la revoca della legge marziale imposta dal presidente Yoon Suk Yeol, sempre più indipendente dal Nord, sempre più forte con il suo Sud protagonista nella musica (K-pop), nel cinema (Oscar a Parasite) e nella letteratura (Nobel a Han Kang).

Oriente e Occidente, dove la democrazia alloggia in un albergo a cinque stelle, per poi scoprire che si tratta di un carro funebre da cui Grillo saluta il suo mago di Oz, Conte, da cui la Le Pen si impegna a defenestrare il premier Barnier, o da cui la Consulta prova a sotterrare l’ingiusta autonomia differenziata.