Per rispetto a chi ancora non ha avuto il piacere di commuoversi guardando questo video, eviterò anticipazioni. So per certo che vi fiderete e cliccherete play prima di andare avanti con la lettura.
Odori, sapori, ricordi, emozioni, e ancora ancora posti, colori, rancori. Sì, è proprio vero: “A volte per comunicare davvero, la tecnologia non è tutto”. E se è Wind ad ammetterlo, non possiamo fare a meno di crederci!
Un film unico, inaspettato ed emozionale, quello realizzato recentemente da Ogylvy & Mothers per Wind.
Ora tutti vi starete chiedendo il motivo per il quale ho deciso di condividerlo con voi, lettori e amici di Odysseo. La domanda è lecita, ma il motivo è molto semplice: guardandolo ho immediatamente pensato a voi e a tutti quelli che come me, per una ragione o per l’altra, sono lontani da casa.
Quanti di noi oggi si trovano distanti dalla propria Itaca e dimenticano, presi dai ritmi frenetici dell’era digitale, quant’era semplice amare, sorridere e perdonare da bambini? Quanti? Io in primis. Al tempo sì che la nostra Itaca era un’isola felice e nessuno, ma proprio nessuno, avrebbe potuto distruggerla.
Dopo aver guardato questo film, ho cercato di proiettare la mia vita da qui a 10 anni (un po’ come vien chiesto nel più scontato dei colloqui di lavoro) trovandomi faccia a faccia con paure, speranze, e per molti versi incoscienza totale di quello che potrebbe essere.
Una cosa è certa, però, non lascerò che il tempo e la tecnologia mi cambino. Non permetterò ad alcun mezzo di sostituire un incontro o una parola detta piano se l’unico modo in cui va detta è guardare una persona negli occhi, stringendola forte a sé, circondati dall’unica vera casa che si possa avere. E voi, come la pensate? Credete che la tecnologia potrebbe arrivare un giorno a dominare tutte le forme di comunicazione?
Marina Civita
[ Foto: fotogramma del cortometraggio ]