Felice Pizzolorusso, andriese, osteopata, ha scoperto un nervo cranico dal decorso anomalo: il suo racconto in esclusiva per i lettori di Odysseo
Ciao Felice, una scoperta è sempre qualcosa che accende la curiosità: vuoi dirci subito di che si tratta?
Nel febbraio del 2015 durante una dissezione presso l’Istituto di Anatomia dell’Università di Erlangen (Germania), finalizzata allo studio del decorso dei nervi cranici all’interno della cavità cranica, ho scoperto che nella metà destra della testa di un cadavere il decorso del 6° nervo (nervo abducente) aveva un decorso anomalo. La cosa singolare è che la metà sinistra della testa presentava, invece, il decorso classico descritto su tutti i testi di anatomia.
Perdona l’ignoranza: in cosa consiste questa scoperta?
In primo luogo, nel fatto che tale varietà anatomica non era mai stata descritta in letteratura scientifica. In secondo luogo, nell’osservazione che l’intero nervo, anziché passare al di sopra dell’osso, passava tra due ossa: la scoperta di questa varietà anatomica può essere estremamente importante in ambito neurochirurgico ed oftalmologico.
Partiamo dall’ambito neurochirurgico…
In ambito neurochirurgico la conoscenza del decorso anomalo di tale organo mette in guardia il chirurgo sulla presenza di un nervo lì dove nessuno pensava dovesse passare perché mai descritto in letteratura scientifica riducendo, quindi, il rischio chirurgico. Poiché il nervo in questione è responsabile della contrazione di un muscolo oculare la cui funzione è quella di far ruotare l’occhio verso l’esterno, la lesione del nervo può portare alla paralisi del muscolo.
Chiaro. Quanto all’ambito oftalmologico?
In ambito oftalmologico la compressione del nervo tra le due ossa può portare alla sofferenza, sino alla paralisi del muscolo.
Si potrebbero, così, spiegare forme di strabismi latenti o manifesti
Si tratta di una scoperta documentata scientificamente?
Certo. L’articolo che condivide questa scoperta con la comunità scientifica è stato pubblicato sulla rivista di neurochirurgia europea “Acta Neurochirurgica”, prestigioso giornale viennese, nell’aprile di quest’anno.
Odysseo non è di certo una rivista scientifica, ma ha un radicamento “glocale” e credo che i suoi lettori apprezzeranno il fatto che tu abbia voluto condividere con loro questa notizia…
Io credo che la notizia possa senz’altro interessare gli “addetti ai lavori”, ma Odysseo nasce ad Andria e, dunque, anch’io sono ben felice (di nome e di fatto! Ndr) di rendere partecipi i miei concittadini di una soddisfazione che è più grande se condivisa.