I fichi sono ricchi di calcio, indispensabile per le ossa, soprattutto per gli anziani; non solo, contengono polifenoli e antiossidanti, vitamine e minerali aiutando il nostro sistema immunitario

Prima di parlare dei fichi è bene una prima distinzione tra frutto e falso frutto! In botanica i frutti sono il prodotto della modificazione dell’ovario a seguito della fecondazione. Lo scopo del frutto è quello di proteggere e nutrire il seme che contiene al suo interno come accade, per esempio, con albicocche, ciliegie, pesche,  uva, pomodori. I falsi frutti, invece, sono quei frutti che derivano dalla trasformazione non soltanto dell’ovario, ma anche di vari organi, primo tra tutti il ricettacolo, come ad esempio avviene per le fragole, le pere e le mele (il vero frutto della mela è il torsolo, mentre la parte edibile è detto ricettacolo) ed anche i fioroni e i fichi.

Ora, il frutto del fico è in realtà una grossa infiorescenza carnosa detta siconio, ricca di zuccheri la cui buccia va dal verde al violaceo. I veri frutti sono presenti all’interno dell’infiorescenza con la polpa dolce che circonda i frutti.

Le varietà sono tante. Spesso queste piante producono o solo fichi oppure producono i frutti due volte in un anno: i fioroni (infiorescenze più grosse rispetto ai fichi ma meno dolci) nel mese di giugno, e i fichi tra agosto e settembre. Questi ultimi possono essere consumati freschi o secchi! Dal punto di vista nutrizionale, se consumati freschi, su 100 g di prodotto, forniscono al nostro organismo ben 50 calorie l’uno, mentre si arriva a ben circa 250 calorie quando i fichi sono secchi, visto che l’acqua viene meno e gli zuccheri si concentrano.

I fichi sono ricchi di calcio, indispensabile per le ossa, soprattutto per gli anziani; non solo, contengono polifenoli e antiossidanti, vitamine e minerali aiutando il nostro sistema immunitario. Sono anche lassativi per la presenza di una fibra alimentare chiamata lignina, ottima anche per i disturbi intestinali.

Madre natura non lascia nulla al caso e continua a stupirci: una volta che stacchiamo il frutto dal ramo viene prodotta una secrezione bianca. È un metodo di difesa naturale della pianta contro i funghi che attaccano le piante in caso di ferite ed è irritante anche per l’uomo. All’interno di questo lattice è presente un enzima detto ficina, molto utilizzato nell’industria alimentare come coagulante nella produzione di formaggi.

I fichi sono frutti delicati e climaterici, per questo motivo il consumo  del frutto fresco è molto limitato e si preferisce gustarli secchi oppure si ottengono delle marmellate.

Un consiglio, prima di mangiare il fico è sempre meglio aprirlo a metà perché c’è il rischio di trovare ospiti indesiderati.

Passiamo ai fornelli:

oggi vi propongo uno sformatino di burrata di Andria con un letto di cime di zucchine spadellate con gamberoni e fichi su una crema di peperoni.

Nel prossimo articolo ci saranno gli ingredienti per 4 persone, il procedimento e le immagini: non mancate!

To be continued…