La Prof.ssa Nuria Calduch-Benages, docente di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università Gregoriana e il Pontificio Istituto Biblico, chiude la XII Settimana Biblica della Diocesi di Andria
Professoressa, come e da chi si impara la misericordia?
Una bella domanda! Direi che il cristiano ha un modello molto chiaro da seguire se vuole essere una persona di misericordia ed è Gesù di Nazareth, che a sua volta imparò la misericordia da suo Padre.
Grazie all’ispirazione e alla testimonianza di Papa Francesco, abbiamo imparato a vedere Dio come egli stesso si è rivelato soprattutto in Gesù: Padre di misericordia. Fin dall’AT Dio è stato rivelato dai profeti non solo con la parola ma anche e soprattutto con la vita, con la testimonianza. Essere misericordiosi per i cristiani oggi vuol dire essere profeti?
Penso che possiamo dire che misericordia e profezia vanno insieme nel senso che i profeti erano uomini e donne chiamati da Dio per svolgere una missione concreta sempre a favore del popolo, non per scalare posti o per diventare più importanti. La missione loro affidata era quella di annunciare Dio al popolo per aiutarlo a convertirsi e a scegliere la retta via. La profezia prepara il cuore delle persone che si sono allontanate dal Signore.
Le parole e gli atteggiamenti di Gesù spesso assumono il tono della sfida. Può essere che la misericordia di Dio, e di conseguenza del cristiano, voglia e debba provocare la avita e la storia dell’uomo?
La Parola di Dio è polivalente, nel senso che a volte può provocare, a volte può consolare, altre volte sembra che rimanga in silenzio o rimane ad ascoltare, qualche volta ti offre una risposta, ma senz’altro sempre ti motiva o ti sconvolge, ti tocca. La Parola di Dio, che vuol dire Dio, non è mai indifferente e in questo senso ha sempre un collegamento diretto con la vita delle persone. Quando uno legge la Sacra Scrittura non la legge come leggerebbe un giornale ma c’è un vincolo molto stretto tra quello che legge e la propria vita. Oggi va di moda dire che questa Parola è performativa, non ti dà informazioni su personaggi di quel tempo, ma il suo scopo è quello di cambiare i cuori. Ed è performativa perché la Parola di Dio fa quello che dice.