
Comunicato stampa del Liceo Scientifico Nuzzi: “Aspettiamo da 50 anni e 8 mesi. Ora basta: intervenga il Prefetto!”
Di solito Odysseo non si occupa di cronaca locale, ma ci sono notizie che proprio non si possono tacere. Tipo quella di una scuola che attende da mezzo secolo le aule, finalmente ottiene finanziamenti, progetto e inizio dei lavori, ma poi si vede gli stessi, inspiegabilmente, interrotti, da 8 mesi e a tempo indeterminato, mentre la Provincia latita e il cantiere resta chiuso. Dichiarato lo stato di agitazione. Il 6 giugno, corteo e pubblica manifestazione sotto il Palazzo della Provincia Barletta-Andria-Trani.
Di seguito, il comunicato integrale diffuso dal Consiglio di Istituto del Liceo Scientifico Statale “R. Nuzzi” di Andria:
“Il Consiglio d’Istituto riunitosi alle ore 17.30 del 29/05 ha discusso in modo approfondito il perdurante ritardo nella consegna delle aule del piano superiore del nuovo edificio, previsto per il 1° settembre.
Dalla discussione è emerso che i lavori sono fermi da oltre otto mesi e che, nonostante le dichiarazioni d’intenti dei soggetti impegnati nel progetto, non sono state risolte le cause dell’interruzione dei lavori.
In previsione dell’inizio dell’anno scolastico, per il raggiungimento degli obiettivi dell’Istituto, acquisire le nuove aule e ripristinare gli spazi esterni per le attività sportive.
Pertanto il Consiglio d’Istituto, dopo aver tentato tutte le vie per una soluzione dei problemi appena descritti, nella convinzione che la rivendicazione dei propri diritti sia parte dell’esercizio dei propri doveri di cittadinanza, ha deliberato di intraprendere le seguenti iniziative di protesta:
- Dare mandato al Dirigente scolastico di mettere a parte il Sig. Prefetto della necessità di risolvere definitivamente la situazione di precarietà logistica in cui il Liceo Scientifico “R. Nuzzi” versa da quasi cinquanta anni.
- Organizzare una manifestazione il 6 giugno, con corteo alla sede della Provincia (Santuario Madonna dei Miracoli).
- Organizzare un’assemblea dei genitori per il 5 giugno per richiedere il consenso, l’autorizzazione e il sostegno attivo alla manifestazione suddetta”.