Quando Susan entrò a far parte dell’ FBI 20 anni prima, ancor prima della crisi dei missili a Cuba, era fiera e convinta della propria missione.
A quella mattina, con i i suoi stessi colleghi la caricavano a bordo di quel van senza insegne, lei non ci aveva mai pensato.
Per 15 anni la sua doppia vita viaggiava in groppa alle basse frequenza radio, sciogliendo segreti e annodandone di nuovi attraverso numeri, lettere e suoni apparentemente innocui e incomprensibili.
Lei trasmetteva in onde corte quei codici e poi, chissà dove, qualcuno, ignaro a sua volta di chi fosse Susan, riceveva e traduceva.
Un sistema perfetto, incorruttibile e intraducibile per chiunque non fosse in possesso della chiave di traduzione del codice.
Nessuno avrebbe mai scoperto Susan se non fosse per quell’amante di troppo che l’ha venduta per una Green Card…
Come ha fatto Susan a comunicare per così tanto tempo senza che ci fosse la minima possibilità di essere scoperta? Susan era dietro una number station.
Le number station esistono da sempre, esistono fin dai tempi dell’invenzione della radio.
Cosa è e a cosa serve una number station? Le number station sono stazioni radio in bassa frequenza, onde corte, di origine sconosciuta che trasmettono codici numerici (non tutte): non si sa chi trasmetta, non si sa chi sia il destinatario.
Il loro compito è unicamente di trasmettere codici numeri seriali; non solo numeri, si contano almeno 3 tipo di number station: le stazioni in fonia dove i numeri vengono pronunciati da una voce sintetica o registrata, quelle che trasmettono in codice Morse e quelle che apparentemente trasmettono solo dei rumori, che non sono altro che alfabeti fonetici.
Quale sia lo scopo non è chiaro: operazioni di spionaggio o comunicazioni tra grandi organizzazioni criminali.
Era voce comune che tali stazioni avessero avuto grande impulso durante la Guerra Fredda, anche se pare che nonostante la fine di essa, le stazioni abbiano visto un leggero incremento intorno agli anni 90.
La dinamica delle trasmissioni è essenzialmente sempre la stessa: un “titolo” univoco “presenta” la stazione, una parola (famosa è la stazione Atenciòn), un suono, un codice o una musica (come ad esempio la stazione che suona un brano del compositore francese di musica elettronica Jean Michele Jarre o altre ancora che suonano filastrocche per bambini), successivamente vengono dichiarati il numero di gruppi di codice che saranno inviati e dunque la lunghezza del messaggio e poi a seguire viene finalmente trasmesso il messaggio.
Spesso i messaggi vengono ripetuti più volte.
Papa Charlie Delta è il nome identificativo della stazione, il messaggio sarà costituito da 29 (group two nine) gruppi. Segue il messaggio.
Le trasmissioni si ipotizza siano crittografate usando il metodo di Vernam, così da rendere matematicamente impossibile e impenetrabile la decrittazione, tanto che finora nessuno mai è riuscito a decodificare alcun messaggio inviato da una number station.
La particolarità del codice Vernam è che il codice di crittazione è lungo tanto quanto il messaggio stesso e sopratutto viene usato una sola volta; durante la seconda guerra mondiale gli alleati riuscirono a tradurre alcuni messaggi dei tedeschi, ma solo perchè il qualcuno avevo impiegato qualche codice usato in precedenza o perchè qualche soldato era stato catturato avendo con sé la matrice di codifica.
Ma perchè le onde corte e perchè con le sofisticate tecnologie disponibili si usa ancora questo metodo così antico ed analogico e, ancora, perchè le trasmissioni sono inviate in modo che sia così facile ascoltarle tanto che esistono club di radioamatori in tutto il mondo che classificano e registrano le attività di tali radio?
Le onde radio non necessitano di grandi infrastrutture; con poche migliaia di euro è possibile realizzare e rendere operativa una stazione che all’occorrenza può essere rapidamente spostata in altro luogo; la scelta di trasmettere in onde corte è, poi, connaturata alla dinamica della propagazione di tali frequenze: le onde corte infatti viaggiano negli strati più alti della ionosfera sui quali rimbalzano tornando a terra per poi rimbalzare nuovamente in un ping-pong che le porta prepararsi per tutto il pianeta. Una curiosità: climi nuvolosi favoriscono tale propagazione perchè riducono la dispersione delle onde.
Il perchè di un metodo così “antiquato” sia preferito alle moderne tecnologie lo si deve al fatto che la trasmissione del segnale è circolare e non direzionale, dunque intercettare e sopratutto seguire il segnale per capire dove sia diretto è praticamente impossibile. Ad oggi si ha notizia (non confermata) di una sola stazione intercettata attraverso complesse triangolazioni presente all’interno di una militare in Arizona.
Sul perchè i messaggi siano così facili da ascoltare, da un lato si spiega con la necessità di essere, appunto, ricevuti in ogni luogo con strumenti estremamente elementari (è sufficiente una radio ricevente acquistabile con pochi euro) e poi, disponendo dell’unico codice crittografico rimasto inviolato nella storia dell’umanità, voi vi preoccupereste di nascondere il messaggio?
Negli anni l’interesse per la number station è cresciuto, tanto da registrare numerosi club e singoli amatori che si dedicano alla ricerca di nuove stazioni; alcune di queste, attive da anni, oramai si sono viste affibiare anche dei “soprannomi” dagli amatori di tutto il mondo, quali:
The Russian Man, Magnetic Fields (la stazione che inizia le trasmissioni con un brano di Jean Michel Jarre), Achtung!, The Backwards Music Station (trasmette brani musicali al contrario) o The Swedish Rapsody (una delle più disturbanti in assoluto, perchè dopo aver suonato parte dell’omonima musica con un carillon, i numeri sono pronunciati dalla voce di un bambino…Horror Mode: ON!)
Verso la fine degli anni 90 è nato il Conet Project che ha successivamente pubblicato una raccolta di 4 cd con le registrazioni di numerose stazioni tra cui le più note. Questi i link per l’ascolto della serie completa CD 1 CD 2 CD 3 CD 4
Alcune cuiosità, alcune di queste registrazioni sono state usate e remixate in alcuni brani di gruppi di musica elettronica e Indie o usate nel film Vanilla Sky per creare confusione nello spettatore e dare un effetto di straniamento al personaggio del film.
Quale che sia la finalità delle number station, il loro ascolto, l’incomprensibilità del significato, la segretezza di chi ci sia dietro, sono gli ingredienti dell’estremo fascino inquietante che ci può portare a perdere intere ore nell’ascolto di questo mezzo così antico, attuale e potente come la radio ad onde corte.