Gilbert Baker è l’artista che ideò e cucì la bandiera arcobaleno divenuta simbolo delle comunità gay ed Lgbt. Si è spento ieri. Ecco il nostro ricordo.
“Harvey è stato assassinato. Chiamate quel Baker, c’è bisogno di lui!” A comunicarlo ai parenti di Harvey Milk è il Capo della Polizia californiana. E’ il 27 novembre 1978, Harvey Milk muore insieme al Sindaco di San Francisco, George Moscone, e al consigliere comunale, Dan White. Esponente di spicco del movimento di emancipazione omosessuale, Milk ha prestato il fianco alle accuse di una società ancora troppo bigotta, ha dato scandalo per smuovere le acque della dilagante omofobia, ha issato, per la prima volta al Mondo, e con orgoglio, la bandiera della diversità.
La stessa bandiera che ha coperto il suo feretro, una bandiera a otto colori, disegnata e cucita, pochi mesi prima, dall’artista Gilbert Baker. Ex soldato e simbolo della lotta a favore delle comunità gay e Lgbt, Baker si è spento, ieri primo aprile, a 65 anni. Un arcobaleno, il suo, che richiama, a tinte forti, forma e contenuto della bandiera della pace. In fondo, il messaggio è il medesimo: rappresentare per ogni singolo colore un aspetto dell’umanità.
Originariamente furono otto le tonalità utilizzate da Baker, ma la difficoltà di reperire sul mercato la stoffa rosa e l’offuscamento causato dal turchese dei lampioni di Market Street, costrinsero l’abile sarto a ridurre le sfumature a sei. Concepita a strisce orizzontali, la bandiera evidenzia il rosso della vita, l’arancione della salute, il giallo del sole, il verde della natura, il blu della serenità e il viola dello spirito.
Uno spirito di libertà che, dal 2015, aleggia tra le gallerie del “MOMA” di New York, l’unico a possedere la prima creazione ad otto bande di Baker, un modello che il Museum of Modern Art ha definito “potente pietra miliare“.
La bandiera, usata anche nelle manifestazioni pubbliche, quali il Gay Pride, rievoca il significato allegorico presente nella Bibbia, riguardante il Giudizio Universale, un ricongiungimento alla divinità che resetta contrasti e pregiudizi in nome del principio di accettazione e inclusione.
“L’Amore è Natura. La nostra sessualità, un diritto dell’essere umano.” Gilbert Baker