Si chiama Maria Teresa Cifaratti, in arte Nurja, la cantante andriese con voce soul. Il suo brano “Papaveri” è già un successo di critica e pubblico

Ciao, Maria Teresa. Da dove nasce lo pseudonimo “Nurja”?

Il nome Nurja nasce da un’idea ormai ventennale della mia insegnante di canto che mi propose questo nome d’arte e che significa “portatrice di luce”…ora è giunto il momento di utilizzarlo!

Di cosa parla, nello specifico, il tuo brano “Papaveri”?

“Papaveri” parla del ricordo di mio nonno materno scomparso lo scorso maggio. I papaveri mi legano alla villa che, con tanto sudore, lui e mio padre hanno costruito, in cui abbiamo trascorso gli anni più belli della nostra vita e che compare nella scena finale del video.

Credi sia più complicato applicare la lingua italiana al repertorio soul?

Credo che cantare soul in italiano sia più complicato perché rischia di perderne la vera essenza. Il segreto, secondo me, è affidarsi a musicisti che conoscono e capiscono il genere e la natura del cantautore, riuscendo a creare il giusto abito per il testo in questione

Progetti futuri?

Continuare a scrivere e continuare con il soul e l’R&B. Al momento ci sono altri due brani pronti per essere realizzati e un quarto che sto scrivendo. Non mi aspetto nulla in particolare, solo dare vita ai miei brani poi quel che sarà sarà…


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.