«Vi sono momenti nella vita che basterebbero a pagare, a compensare i tormenti d’un’eternità»

(Massimo D’Azeglio)

Baricco ha scritto: ACCAdono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita ti risponde”

…a volte con altre domande…

Ed è allora che ti serve il dono di saper uscire dal processo logico-matematico comune, per approdare sul pianeta di quella cosa che chiamiamo follia, dove Why?” vince su Because” e ti dimostra che anche lì, in fondo, è tutto uguale: anche nella tua vita tutto deve essere andato e continua ad andare nellunico modo possibile, semplicemente in modo matematico.

Ciò che cambia è il piano della comprensione, poiché in certi casi non si può partire dalle logiche sociali e di mercato, si deve accettare di dover partire dalla logica del sentimento (sento in mente, se vogliamo), che non si ferma alla sensazione di un momento: è, a tutti gli effetti, una dimensione cognitiva, una dimensione della conoscenza… solo accessibile con aperture destinate a chi, in sé, sente” che per certi punti interrogativi non va fatto nulla che non sia assumerli, perché per loro, sempre che sia davvero necessario, arriveranno autonomamente risposte.

Esattamente come, in totale autonomia, sono arrivate domande nuove o tornate domande sopite.

Il punto è sempre quello: tocca, a volte, farsi da parte e lasciare che la vita ACCAda, poiché la vita, che ci piaccia o no, ha sempre ragione; come quando torni a casa, lasci le chiavi allingresso e sorridi perché sai di essere al sicuro.


FontePhotocredits: Myriam Acca Massarelli
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Sono una frase, un verso, più raramente una cifra, che letta al contrario mantiene inalterato il suo significato. Un palindromo. Un’acca, quella che fondamentalmente è muta, si fa i fatti suoi, ma ha questa strana caratteristica di cambiare il suono alle parole; il fatto che ci sia o meno, a volte fa la differenza e quindi bisogna imparare ad usarla. Mi presento: Myriam Acca Massarelli, laureata in scienze religiose, insegnante di religione cattolica, pugliese trapiantata da pochissimo nel più profondo nord, quello da cui anche Aosta è distante, ma verso sud. In cammino, alla ricerca, non sempre serenamente, più spesso ardentemente. Assetata, ogni tanto in sosta, osservatrice deformata, incapace di dare nulla per scontato, intollerante alle regole, da sempre esausta delle formule. Non possiedo verità, non dico bugie ed ho un’idea di fondo: nonostante tutto, sempre, può valerne la pena. Ed in quel percorso, in cui il viaggio vale un milione di volte più della meta ed in cui il traguardo non è mai un luogo, talvolta, ho imparato, conviene fidarsi ed affidarsi.