
«Vi sono momenti nella vita che basterebbero a pagare, a compensare i tormenti d’un’eternità»
(Massimo D’Azeglio)
Baricco ha scritto: “ACCAdono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita ti risponde”
…a volte con altre domande…
Ed è allora che ti serve il dono di saper uscire dal processo logico-matematico comune, per approdare sul pianeta di quella cosa che chiamiamo follia, dove “Why?” vince su “Because” e ti dimostra che anche lì, in fondo, è tutto uguale: anche nella tua vita tutto deve essere andato e continua ad andare nell’unico modo possibile, semplicemente in modo matematico.
Ciò che cambia è il piano della comprensione, poiché in certi casi non si può partire dalle logiche sociali e di mercato, si deve accettare di dover partire dalla logica del sentimento (sento in mente, se vogliamo), che non si ferma alla sensazione di un momento: è, a tutti gli effetti, una dimensione cognitiva, una dimensione della conoscenza… solo accessibile con aperture destinate a chi, in sé, “sente” che per certi punti interrogativi non va fatto nulla che non sia assumerli, perché per loro, sempre che sia davvero necessario, arriveranno autonomamente risposte.
Esattamente come, in totale autonomia, sono arrivate domande nuove o tornate domande sopite.
Il punto è sempre quello: tocca, a volte, farsi da parte e lasciare che la vita ACCAda, poiché la vita, che ci piaccia o no, ha sempre ragione; come quando torni a casa, lasci le chiavi all’ingresso e sorridi perché sai di essere al sicuro.