La rivoluzione del calcio totale

L’Olanda, prima del 1974, ha partecipato a sole due edizioni dei mondiali (1934, 1938). Agli inizi degli anni ’70 le squadre olandesi vincono quattro coppe campioni ( 1970 Feyenoord 1971-1973 Ajax), mentre la nazionale oranje si qualifica alla Coppa del Mondo con una squadra che adotta un calcio mai visto prima, dove le ali fungono da terzini e i terzini da ali,  dove il numero otto Jongbloed, che è un portiere, partecipa all’azione attivamente e dove Johann Cruijff – il Profeta del Gol o il Pelé Bianco secondo Brera – è libero di spaziare su tutto il fronte d’attacco supportato da Rensenbrink e Rep. Alla guida, Rinus Michels, padre del calcio totale. L’Arancia Meccanica arriva al torneo da indubbia favorita e con il proposito di stupire il mondo.

La sede del torneo viene decisa nel 1966 per acclamazione, in quanto la Spagna si ritira dalla contesa e decide di dedicarsi all’assegnazione del 1982. E così, la Repubblica Federale Tedesca organizza il suo mondiale due anni dopo le Olimpiadi di sangue di Settembre Nero. Si gioca a Monaco di Baviera, Amburgo, Düsseldorf, Hannover, Gelsenkirchen, Dortmund, Francoforte, Stoccarda e Berlino Ovest. Cambia la formula: dopo il primo girone eliminatorio, le otto qualificate vengono divise in due gruppi, nei quali le prime accedono alla finalissima di Monaco di Baviera, mentre le seconde alla finale terzo e quarto posto. Non si qualificano gli inglesi e i francesi, mentre l’Italia risolve la pratica dominando il suo girone eliminatorio davanti a Turchia, Svizzera e Lussemburgo, generando grandi aspettative. Oltre al Brasile detentore e alla Germania Ovest guidata dal tedesco di Dresda Helmut Schön, e alle succitate Olanda e Italia, accedono alla fase finale Uruguay, Argentina, Scozia, Svezia, Jugoslavia, Polonia, Bulgaria, Cile e le esordienti Australia, Germania Est, Haiti e Zaire. La partita più attesa della prima fase è il derby tra le due Germanie in programma ad Amburgo, che decide il primato nel girone, e non solo. Al 77′ Sparwasser imbuca la difesa della Germania Ovest, proiettando i blu dell’Est alla seconda fase come primi e regalando una vittoria storica. Nel gruppo B lo Zaire è suo malgrado protagonista di una disfatta storica contro la Jugoslavia che vince per 9 a 0. Il dittatore Mobutu non la prende per nulla bene e fa sapere che una sconfitta contro il Brasile con quattro gol di scarto avrà serie ripercussioni sui giocatori e le loro famiglie. A una decina di minuti dalla fine il Brasile conduce per 3 a 0 grazie alle reti di Jairzinho, Rivelino e Valdomiro. Rivelino è pronto a battere la punizione, quando Mwepu si stacca dalla barriera e calcia lontano il pallone fermo del calcio di punizione che, oltre a creare un ironico imbarazzo, addormenta la partita e ne spezza il ritmo. Un gesto per molto tempo incompreso ma che probabilmente è provvidenziale per i calciatori e le loro famiglie. Brasile e Jugoslavia beffano la Scozia per differenza reti. Nel gruppo C Olanda e Svezia procedono alla fase successiva senza grossi affanni. L’ambiziosa Italia è collocata nel gruppo D con Argentina, Haiti e la sorprendente Polonia di Lato. È una Nazionale divisa in clan quella che arriva in Germania e che trema al ricordo della disfatta coreana di otto anni prima quando Sanon porta in vantaggio Haiti. Rivera, un autogol di Auguste e Anastasi scacciano gli incubi. Il pareggio con l’Argentina per 1 a 1 rimanda il verdetto qualificazione all’ultima giornata contro i polacchi in gran spolvero che ci battono per 2 a 1. Inutile il gol di Capello e il forcing finale. Torniamo a casa, senza infamia e senza lode, tra le infinite polemiche per il vaffa di Chinaglia a Valcareggi in mondovisione e per la malagestione dei clan all’interno dello spogliatoio.

Koppen Nederlandse voetballers; Johan Cruyff
*30 april 1974

Nella seconda fase a gironi, nel gruppo 1, l’Olanda realizza otto gol senza incassarne alcuno. Vince con il Brasile 2 a 0, ormai orfano di Pelé, e passeggia 4 a 0 contro l’Argentina, nella partita in cui Cruijff realizza il gol più bello del torneo. Oranje primi nel girone e in finale. Secondo arriva il Brasile che si dovrà accontentare della finalina. Nel gruppo 2 Germania e Svezia danno vita alla partita più bella del torneo. Sul campo pesante di Düsseldorf i tedeschi vanno sotto col gol di Edström. Overath al 51′ e Bonhof al 52′ siglano il sorpasso tedesco, ma dopo un minuto Sandberg rimette in corsia gli svedesi che nel finale si disuniscono e prendono i gol di Grabowski e Hoeneß. Nel match decisivo contro la Polonia ci pensa il solito Müller a mandare i tedeschi occidentali in finale all’Olympiastadion di Monaco di Baviera contro gli olandesi favoriti. Ma le parole di Gianni Brera sembrano dare una flebile speranza ai bianchi dell’Ovest: “Fanno grande impressione gli olandesi, dei quali si va da tempo celebrando il calcio totale. Io constato però che sono improvvide cicale e oso scrivere che i tedeschi, facendo le sagge formiche, li sistemeranno in occasione della finalissima”.

Si gioca il 7 luglio 1974 e si assegna la prima FIFA World Cup, opera dello scultore Silvio Gazzaniga, che sostituisce la Coppa Rimet, per sempre nella bacheca del Brasile. Arbitra l’inglese Taylor. Il primo minuto è uno shock per i padroni di casa, che restano a guardare il possesso palla olandese e l’improvvisa accelerazione di Cruijff che viene falciato in area da Hoeneß. Rigore. Neeskens batte  Maier per l’1 a 0. I tedeschi sono in balia delle onde, ma da buone formiche si riorganizzano e poco alla volta riescono ad arginare il gioco prorompente ma altezzoso dell’Arancia Meccanica. Al 25′ Hölzenbein viene atterrato in aria. Breitner si incarica di tirare e segnare il rigore dell’1 a 1. I tedeschi galvanizzati iniziano a farsi più pericolosi e al 43′ Müller realizza il 2 a 1 dopo uno stop e giravolta. Nella ripresa gli attacchi olandesi sono sterili e l’arbitro Taylor non concede nei minuti finali un rigore all’Olanda, nonostante le proteste di Cruijff e compagni. Finisce 2 a 1 e Franz Beckenbauer alza al suo terzo mondiale la Coppa del Mondo.

CAPOCANNONIERE : Grzegorz Lato (POL) 7 reti

CLASSIFICA FINALE

  1. Germania Ovest
  2. Olanda
  3. Polonia
  4. Brasile

FINALE TERZO E QUARTO

Brasile – Polonia 0 – 1