ScopriPuglia #3

Si trova quasi per interno nel territorio di Cassano delle Murge e può vantare un’estensione di ben 1300 ettari. Infatti è nota anche come il “polmone della provincia di Bari”, ideale per una giornata in natura, ma a due passi dal capoluogo di Regione.

Non tutti sanno che la Foresta di Mercadante è dono di natura, ma anche merito dell’uomo: è difatti frutto di un progetto di rimboschimento del 1928, intervento programmato a seguito di una drammatica alluvione.

Nell’area boschiva protetta di Mercadante, vegetano nel loro pieno rigoglio cipressi, cedri e querce. Vi basterà inoltrarvi di pochi passi per sentirvi immersi nella fiaba della Bella addormentata nel bosco o di Cappuccetto Rosso.

Per gli amanti dello sport, una nota di merito in più: qui vi attende una palestra verde, un percorso ginnico immerso tra gli alberi della foresta.

In alternativa alla pratica sportiva (o magari dopo una bella corsetta…) potrete scegliere tra un’area attrezzata per il picnic “en plein air” o, se non volete rinunciare alle vostre comodità, per un bar-pizzeria. Insomma: c’è per tutti i gusti, dai pigri agli sportivi, da chi ama il fai-da-te a chi vuol lasciarsi coccolare.

I più contenti saranno, però, i vostri piccoli che nella Foresta di Mercadante, oltre a divertirsi nella apposita area allestita con numerosi giochi, potranno ammirare galline, conigli, papere, ma anche pavoni, cigni e struzzi ed uno stagno affollato dagli immancabili pesciolini rossi.

Nota bene: non perdete l’occasione per celebrare la magnificenza di due giganteschi esemplari di quercia vallonea, che troverete al margine della foresta, subito prima di immettervi sulla provinciale Cassano-Altamura.


FonteFedericaPiccinniPhoto, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons
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La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...

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