
QUISQUILIE
Caro Pasquale,
è difficile trovare un nutrizionista che avanzi delle riserve nei confronti della frutta e verdura, tutti, infatti, ne tessono le lodi per le innegabili proprietà salutari ed organolettiche. A loro dire, miriadi di cellule ne beneficiano, e l’intero corpo umano, in una visione olistica, se ne avvantaggia cospicuamente.
Le nostre terre, ne producono in quantità. E tu, Pasquale, figlio di contadini, lo sai benissimo. L’uva, in particolare, sia bianca che nera, pende orgogliosa, dondolandosi dolcemente dai tralci, quando Eolo le fa visita tra i filari delle viti. Una vera leccornia, poi, la “baresana”, che non raggiunge i mercati nazionali, come la “Vittoria” e “L’uva, Italia”, per la ridotta dimensione dei chicchi e la fragilità della buccia.
Anche le ciliegie, civettuole, fanno capolino in gran numero tra il denso fogliame verde smeraldo. Che dire poi delle belle pesche dalla guancia paonazza, delle gustosissime percoche, dei dolcissimi cachi, delle succulente arance? Anche le pere non scherzano per la bontà, soprattutto nella varietà “Affavarse” che compete a testa alta con quelle importate da altre regioni. Le mele locali, poi, non raggiungono le dimensioni di quelle trentine, ma la freschezza dei loro succhi rapisce quanto i denti affondano nella polpa.
La verdura pugliese, poi, domina incontrastata sulle bancarelle di tutti i mercati dell’Italia e viene offerta abbondantemente anche dalla grande distribuzione. Carote, bietole, cicorie, cavolfiori, cavoli, cipolle, agli, insalata, sedani prezzemolo, ravanelli raggiungono per la loro bontà anche terre che raramente possono specchiarsi nell’azzurro del cielo.
Conviene, quindi, approfittare di tutta la manna che la buona terra, i laboriosi contadini ed il sole mettono a disposizione a prezzi convenienti per offrire un’ancora di salvezza ai nostri corpi, stressati dai ritmi incalzanti della vita odierna, dalla smania dell’apparire, dalle concrete preoccupazioni per il futuro.
Un succo di frutta e verdura costituisce una sana alternativa alla ricca colazione di origine anglosassone. Viene rapidamente assorbito dal nostro organismo e gli fornisce energia, zuccheri, vitamine, sali minerali, enzimi di cui ha bisogno fino all’ora di pranzo.
Comodo per la preparazione, un estrattore. Se ne trovano in vendita a prezzi accessibili e durano per anni. Dalla parte anteriore dell’aggeggio viene fuori il succo, da quella retrostante gli scarti di lavorazione, che possono essere utilizzati per il compostaggio.
Il mio succo di frutta preferito? Naturalmente, frutta e verdura di stagione, possibilmente a chilometro e sfruttamento zero. In particolare carote, quelle di Margherita e Zapponeta, arance, pere, mele. Non manca mai il sedano, una miniera di ingredienti salutari ed… irrisorie calorie.
E… quando l’invito ad entrare in un bar è irresistibile, invece del solito caffè, che non è esente da inconvenienti, conviene chiedere una bella spremuta di frutta e verdura fresca, di stagione!
Naturalmente, caro Pasquale, il mio punto di vista è discutibile, ma se rifletti un poco, non è poi così balsano come potrebbe sembrare a prima vista. Comunque, che ne pensi?
Ti abbraccio.
Mimmo