Quanto è facile fuggire dalla vita. Quanto appare conveniente scappare dalle proprie responsabilità. C’è paura a mettere l’amore nella vita vera, nel tempo e nella costanza di una esistenza.

È una fuga la droga e l’alcol che nascondono il bisogno più vero di amare ed essere amati. Più che donare, bisogna riscoprire nell’amore il senso dell’attenzione e della delicatezza. Dove c’è indifferenza, disagio e vuoto di valori si lascia spazio al male.

La violenza si annida in spazi inaspettati. Per una vita nuova, invece, si riparte dal dolore per poter rinascere e non per cadere nella disperazione. L’umanità sa sorprendere per generosità, ma anche saper toccare abissi di dolore, valli di male. La percezione, che è di pochi, dell’esistenza come oceanica esperienza d’amore cambia i volti e dona energia positiva alle persone. Chi ama diviene libero. La libertà profuma di delicatezza, semplicità ed umanità. La libertà della tenerezza apre porte nuove. Dalla vita nuova si apre un orizzonte nuovo cominciando a rifiorire nell’esistenza.

Non è amore quello che si trasforma in odio. Il valore della vita si comunica attraverso i volti, affrontando le sfide della solitudine e della altrui rassegnazione. Le vite piccole, nascoste, sanno donare vita, attraverso sguardi carichi di luce. Chi ama è libero anche in una galera e profuma la vita altrui; chi non ama è già schiavo, nonostante altre apparenze. Chi non ama è inescusabile, semplicemente perché ha rinunziato alla vita, sopravvivendo ad una esistenza piatta ed inconsistente. Fortunato è chi ha conosciuto l’amore, felice invece chi lo vive.

La vita è amore, fuggire da esso è tradire sé stessi ed il proprio cuore. Per gustare la pace, dentro il proprio cuore, non fuori, si può trovare quella forza assopita, respiro d’amore e forza dinamica che trasforma la realtà. Ci sono fiumi carsici di dolore che scaricano in mari di violenza. È l’amore che abbraccia il dolore che sa redimere, liberare e salvare. Beato chi comprende, illuminato è chi vive l’amore.